I temi oggetto della procedura
Procedure di infrazione: dall’Unione Europea lo scorso 27 luglio è giunta una richiesta di chiarimenti propedeutica all’apertura di una procedura di infrazione sui seguenti temi:
Applicazione del Regolamento Europeo 57/2021 sull’uso del piombo nelle zone umide;
Attuazione del Piano di Azione di contrasto al Bracconaggio;
Abbattimento di specie di uccelli senza l’approvazione di un Piano di Gestione e abbattimento di altre specie durante il ripasso;
Elicotteri e ungulati
L’uso di elicotteri per il recupero di capi abbattuti nelle aree protette del Piemonte;
È chiaro che gli argomenti sono di primaria importanza per il mondo venatorio e che seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione. Ma è palese che le risposte a Bruxelles le deve dare il Governo, non i cacciatori, anzi, il protagonismo di una parte del mondo venatorio in queste procedure, rischia di indebolire la posizione delle Istituzioni Italiane, che hanno strumenti politici e tecnici per dare, per ora, le spiegazioni necessarie. Guai a spostare l’asse del confronto da Governo – Commissione Europea a Cacciatori – Commissione Europea, esacerbando uno scontro che non fa bene a nessuno come si rischia di fare inviando alle Regioni documenti per insegnargli a fare il loro lavoro.
Una palese anomalia
Riteniamo che non sia il caso di fare propaganda inutile su tematiche così delicate, il cui esito può determinare il futuro assetto della caccia in Italia. Auspichiamo, invece, che si possa sfruttare l’occasione per fare, una volta per tutte, chiarezza, a livello comunitario, su una palese anomalia che riguarda l’Italia e gli altri Paesi confinanti: le date di inizio della migrazione prenuziale (key concepts). Una situazione, quella attuale, che sarà anche formalmente corretta, ma che dal punto di vista sostanziale è palesemente incoerente e irragionevole, soprattutto anche nell’interesse della conservazione delle specie migratrici oggetto di prelievo venatorio (fonte: Arci Caccia).