D’altronde lo stesso ente locale, sempre secondo l’Arci Caccia, ha erogato appena l’8% di quanto stabilito dal Piano di Sviluppo Rurale. Ecco perchè la CIA sta denunciando tante mancanze ed errori che non possono essere trascurati, un elenco lungo e documentato. Tra l’altro, non si sta parlando di una questione privata, visto che le imprese agricole rappresentano un patrimonio importante della comunità, oltre che ricchezza del paesaggio e bene ambientale.
Ad essere penalizzati per Arci Caccia sono i cittadini campani, i borghi e le aree interne, dunque la gestione regionale deve essere migliorata quanto prima. La battaglia della CIA è stata giudicata “di qualità” da Sorrentino. Allo stesso tempo l’Europa è stata chiamata ad ascoltare una denuncia tanto importante che viene da questi territori. Ora si attende un riscontro concreto per poter cominciare a invertire finalmente la rotta.