Con disappunto Arci Caccia si è accorta che, nonostante tutte le rassicurazioni ricevute dall’assessore regionale all’Agricoltura Remaschi e dal governatore Rossi, nel documento figura nuovamente una sigla che non ha alcun diritto di essere presente, ovvero quella della CCT. Nella nota c’è scritto quanto segue: “La Confederazione Cacciatori Toscani non è un’associazione riconosciuta e quindi è priva dei requisiti legali per sedere al tavolo di trattativa e presentare emendamenti al testo.
Per questo non capiamo l’atteggiamento della Regione che, caparbiamente, continua a dare legittimità a chi non può averla, rischiando di esporre un lavoro di mesi a ricorsi e azioni legali che potrebbero arrivare. Per questo abbiamo subito scritto all’Assessore e al Presidente della Regione, per chiedere un incontro immediato, in cui ci attenderemo chiarimenti e spiegazioni per questo comportamento. Non vorremmo dover rivedere molte delle posizioni già espresse in questi anni in maniera costruttiva”.