Federazione Arci Caccia di Savona esprime il proprio dissenso per la situazione caotica venutasi a creare dopo la decisione del Tar Liguria di sospendere il Calendario Venatorio.
Si legge infatti in una nota di Arci Caccia Savona, “La Federazione Arci Caccia di Savona, in seguito alla decisione del TAR Liguria relativa alla sospensione del calendario venatorio 2012/2013 esprime il più vivo disappunto per l’ennesima situazione caotica che vede coinvolti tutti i nostri associati, che si trovano in balia delle posizioni preconcette anticaccia di vari movimenti e associazioni cosiddette ambientaliste, ma che non sanno cosa significa il governo di un territorio e di un ecosistema ormai compressi da anni di pessime politiche nazionali e locali, che hanno subito incredibili pressioni dai vari partiti Verdi, dalla LAC, dal WWF eccetera”.
“Tali movimenti hanno avuto e hanno vecchi e nuovi portavoce, che hanno fondato sull’anticaccia le loro carriere politiche (vedi i vari Pannella, le Prestigiacomo e, recentissimamente, la Brambilla che appare tutti i giorni al Tg 5 in vista delle prossime elezioni politiche, cui sarà sicuramente la candidata di punta della destra) – si legge ancora nel comunicato – Anche quest’anno i nostri associati hanno versato regolarmente i vari tributi nazionali e regionali e provinciali (oltre € 500 cadauno), ottenendo una concessione governativa, regionale e provinciale che di fatto viene vanificata ancora una volta dal Tar Liguria che ha sospeso il calendario venatorio regionale fino al 17 ottobre, giorno in cui deciderà nel merito”.
“Nel frattempo di fatto i cacciatori restano in balia del caos più assoluto, con il rischio di subire delle pesanti sanzioni da parte degli organi preposti alla vigilanza, che devono applicare non si capisce quale normativa. Invitiamo tutti, cacciatori, ambientalisti e organi di vigilanza, ad usare il buon senso e un minimo di cautela, per evitare guai peggiori”.
Arci Caccia Savona