Andrea Severi, Presidente dell’ARCI Caccia di Roma, critica aspramente il tesserino di prelievo dell’Ambito Territoriale di Caccia Roma1, “Tesserino di prelievo Atc Rm1? Prelievo solo di soldi in tasca ai cacciatori di Roma”.
Il rinnovato ma sempre non obbligatorio tesserino di prelievo venatorio – critica Severei – predisposto dall’ATC di Roma1 alla luce dei risultati, a dir poco scarni, presentati pochi giorni fa e ora anche pubblicati sul sito istituzionale, sembra essere solo un inutile e seppur poco comunque costoso dispendio di risorse economiche dell’Ambito.
“Se poi si considera ” – prosegue Severi – il tempo la benzina e la complicata e dispendiosa socializzazione a tutti i cacciatori sulla non obbligatorietà dello stesso attraverso mail telefonate e quant’altro il costo economico indiretto diventa anche consistente e tutto ciò per cosa? Una scarna tabella con la raccolta di qualche dato presa in maniera randomica e senza una vera campionatura rappresentativa, mancanza di un campione significativo e anche dell’elaborazione dati con la creazione di indici per il confronto tra immissioni e prelievi e la creazione di un benchmark per il confronto dei dati anno per anno.”
“Mi sento piuttosto dichiara Severi – di fare appello all’organo di gestione dell’ATC affinchè si chieda ancora una volta tutti insieme alla Regione Lazio di utilizzare finalmente i dati raccolti con il tesserino regionale a lettura ottica ora che la sperimentazione è finita, data la complessità di compilazione meglio non fare inutili duplicati figli di un Dio minore. Infine il Presidente di Arci Caccia Roma conclude, ‘La mia associazione tutelerà pertanto con ogni azione legale possibile l’eventuale accanimento di guardie volontarie sprovvedute che dovessero elevare verbali a cacciatori sprovvisti di un tesserino inutile e dannoso oltre che facoltativo”.
( 6 agosto 2015 )
Arci Caccia