In merito alle recenti vicende pugliesi il Presidente Regionale e Vice Presidente nazionale Avv. Giuseppe De Bartolomeo ha dichiarato: “L’amarezza è stata dei cacciatori, che hanno visto la fuga della Federcaccia, prima dall’accordo unitario sulla polizza assicurativa, poi dagli eventi fieristici che avevano visto Federcaccia, Arci Caccia ed ANNU condividere il medesimo spazio, e poi dal cartello delle associazioni venatorie costituitesi davanti al TAR Bari per resistere ai ricorsi della VAS.
Quello che emerge, da una serena rilettura dei comunicati della Federcaccia Puglia, è il comune denominatore che ha portato ad anteporre appropriazione di paternità e rivendicazioni di merito della Federcaccia, agli interessi dei cacciatori. Scevri da polemiche, non possiamo che evidenziare, con atti alla mano, che la volontà di Federcaccia, anche questa volta, sia stata quella di “andare da sola”. Anche la paternità della costituzione del cartello è da respingere al mittente, atteso che, l’accordo unitario si è stretto su volontà unanime di tutti i presidenti regionali e non vi è stata alcuna miccia ispiratrice. Sulla dispendiosità poi del doppio incarico legale, si vuole volutamente sorvolare, sulla “inutilità” della nomina del secondo avvocato invece, non può essere sottaciuto che Federcaccia aveva già (a questo punto “inutilmente”) nominato un secondo avvocato in tutti gli altri giudizi amministrativi, unitamente alle altre associazioni venatorie, peraltro con ottimi risultati.
Non si vuole additare qualcuno o mettere alla gogna qualcun altro, né tento meno parlare male di dirigenti di associazioni venatorie, si prende atto solo di una “uscita dal seminato” di Federcaccia, quello stesso seminato di cui essa stessa rivendica impropriamente la genesi. Purtroppo la via dell’unità sembra ormai smarrita da questa associazione in regioni, province, ATC. Noi lavoriamo unitariamente per continuare e migliorare quanto di buono già fatto nei mesi scorsi. L’ARCI Caccia è impegnata a proseguire con impegno nel cartello unitario senza prime donne, e auspica che quanto accaduto sia da ascrivere ad un mero sbandamento. L’auspicio è che si possa continuare a difendere i diritti dei cacciatori, con una attività di comune collaborazione permanente abiurando strumentalizzazioni e opportunismi del momento. Viva la caccia (Arci Caccia).