I cacciatori – dichiara l’Avv. Giuseppe De Bartolomeo, Vice Presidente Nazionale e Presidente Regionale – hanno dimostrato solidarietà e vicinanza al paese per il dramma del covid, raccogliendo fondi, impegnandosi in azioni di volontariato attivo. Rifuggendo populismi sterili e proposte che non hanno trovato ascolto in nessuna regione, oggi chiedono all’assessore Pentassuglia e alla Giunta di farsi parte attiva nel “reperimento” di risorse a sostegno del lavoro degli ATC. Queste istituzioni sottovalutate dallo stato centrale nella loro insostituibile funzione di gestori del patrimonio faunistico “bene comune” hanno bisogno di legittimazione formale del loro ruolo e di risorse. Necessita metterli nelle condizioni migliori per affrontare il riequilibrio delle specie che arrecano danni all’agricoltura già sofferente, dagli storni, alla xylella, dalle specie opportunistiche, ai cinghiali.
Queste situazioni non possono più restare ingovernate. I cacciatori negli ATC vogliono da volontari dell’ambiente fare la loro parte, a difesa degli agricoltori. Per questo l’ARCI Caccia propone di dare voce e sostanza alle proposte di legge che giacciono in Parlamento per dare, nel rispetto delle leggi e con il supporto del mondo scientifico e universitario pugliese, più autonomia di azione, ma chiede anche che parte delle tasse di Concessione Governative tornino alla Regione e agli ATC per ripristini ambientali, danni affinché la stagione si avvii all’insegna di un ambiente migliore e con più gratificazione dei cacciatori. Auspichiamo che l’Assessore vorrà essere protagonista di un riconoscimento degli ATC tra i soggetti impegnati in progetti ambientali e di tutela degli interessi degli agricoltori avendo possibilità di accedere a finanziamenti europei (Fonte: Arci Caccia).