Con l’ottimismo di chi rappresenta un’antica e positiva cultura, quella dei cacciatori, auguriamo che con l’assunzione di responsabilità in materia di gestione faunistico venatoria da parte del “Governatore” della Regione Puglia, il più rappresentativo delle istituzioni regionali si apra una “stagione venatoria” nuova per interlocuzione e partecipazione dei portatori d’interesse in primis per creare un solido rapporto con gli agricoltori. Occorre che le istituzioni superino approcci ideologici e discriminatori. Il ruolo della Regione Puglia è strategico anche per il Paese Italia, essendo la nostra Regione quella cui spetta il compito di coordinare la materia venatoria in Conferenza delle Regioni.
Riproponiamo per l’occasione l’invito alle Associazioni Venatorie regionali riconosciute operanti in Puglia a superare il primato della “caccia” alle tessere, per dar vita in questa regione alla “Cabina di Regia” unitaria per trovare comunità di intenti e condivisione di progetti. Prima di tutto occorre salvaguardare la caccia, la passione dei cacciatori importante forza ambientalista a presidio operativo della campagna. Anche a questo servono le associazioni venatorie.