Arci Caccia: assegnata la prima borsa di studio “Gianni Pericoli” agli alunni di Chianciano Terme, una giornata emozionante.
È stato assegnata la prima Borsa di Studio istituita alla memoria di Gianni Pericoli, storico e autorevole dirigente dell’Arci Caccia di Chianciano Terme e della Federazione Provinciale di Siena tragicamente scomparso un anno fa per incidente stradale di ritorno dalla cattura delle lepri nella zona di ripopolamento: sei le classi coinvolte (le terze e quarte dei plessi “De Amicis” e “Mencarelli”) per un totale di circa cento alunni; 600 € messi a disposizione dal Circolo Arci caccia di Chianciano per la borsa di studio, 24 ore di lezione in classe, un’uscita in occasione delle catture nella ZRC di Chianciano.
La borsa di studio che doveva essere destinata agli alunni più meritevoli, alla fine è stata assegnata ex aequo alle classi visto l’impegno e la qualità complessiva dei lavori prodotti dai ragazzi che ci hanno consigliato di attribuire un riconoscimento collegiale. Alla presenza dei familiari di Gianni, della moglie e delle sorelle, la manifestazione si è svolta nel suggestivo scenario delle terme, stracolma di bambini dei plessi scolastici della città termale accompagnati dalle insegnanti e da tanti genitori.
L’importanza dell’iniziativa è stata certificata, in primis, dalla presenza del Sindaco, Gabriella Ferranti, dalla Dirigente scolastica, Dott.ssa Maddalena Montemurro, nonché dall’interezza del gruppo dirigente dell’Associazione, rappresentati dal Presidente del Circolo di Chianciano, Luca Meniconi, dal Presidente della Federazione provinciale di Siena, Alessandro Ferretti e dal Presidente Regionale, Fabio Lupi.
Da parte di tutti gli intervenuti è stato sottolineata l’importanza di una manifestazione che riveste una duplice valenza: il ricordo di una persona che ha inciso fortemente nella vita della comunità di Chianciano, nei suoi molteplici ambiti di impegno, da quello venatorio a quello politico, da quello istituzionale a quello professionale e quello di dimostrare come l’attività venatoria, intesa come passione ispirata all’eticità e al perseguimento degli interessi generali è un impegno da trasmettere alle future generazioni, dal quale possono imparare l’amore per la natura, una maggiore consapevolezza della vita delle specie animali e una sensibilità che si affranchi da certi stereotipi “disneyani” tipici della cultura urbana e consumistica della realtà odierna.
Ovviamente la scelta di diventare cacciatori sarà del tutto soggettiva e maturata in piena libertà; lo spirito con il quale l’Arci Caccia ha istituito questo premio non è certo quello di formare nuovi adepti, quanto piuttosto di offrire ai bambini delle scuole una visione della realtà più complessa e certamente meno banalizzante delle caricature che sovente i mezzi di comunicazione di massa propongono ai cittadini della caccia e dei cacciatori.
Molto intense le parole del Presidente Ferretti: “da una tragedia come quella della scomparsa di Gianni, l’Arci Caccia ha vissuto una delle giornate in assoluto più importanti e significative della propria storia”. “Non abbiamo pensato un’iniziativa come questa, ha detto il Presidente Regionale Fabio Lupi, in chiave retorica e retrospettiva, Gianni non ce lo avrebbe permesso. L’abbiamo pensata per affrontare con più coraggio e determinazione le sfide del futuro”.
La parola è passata finalmente ai veri protagonisti della giornata, i bambini. Il Dott. Leonardo Bertocci, tecnico faunistico dell’Arci Caccia Toscana, nonché instancabile e appassionato “insegnante”, ha dato lettura di alcuni elaborati scritti (le produzioni grafiche erano esposte nella sala delle Terme) in cui i ragazzi hanno descritto puntigliosamente le lezioni in classe e la gita, della quale, oltre alla possibilità di aver visto da vicino numerosi animali, è stata molto apprezzata la colazione preparata dai volontari dell’Arci Caccia di Chianciano.
In alcuni casi gli alunni si sono prodigati in racconti di fantasia costruiti sulle nozioni apprese durante il progetto, dando vita a storie veramente interessanti, sottolineate dal consenso dei partecipanti alla giornata, come ad esempio la storia del cinghiale Guglielmo e della pulce Piccina Picciò. Una giornata emozionante che ripeteremo negli anni a venire.
22 febbraio 2013
Arci Caccia