Arci Caccia Piemonte difende il nuovo Calendario Venatorio regionale insieme ad Enalcaccia e Italcaccia; le Associazioni Venatorie difendono la caccia in Piemonte opponendosi all’ennesimo ricorso animalista.
A fronte del ripetersi degli attacchi al Calendario Venatorio Regionale, appare incomprensibile il fatto di non agire prontamente per tutelare l’attività venatoria in Piemonte. Riteniamo l’atteggiamento delle suddette associazioni un errore molto grave. Come ARCI Caccia Regionale, assieme ad Enalcaccia e Italcaccia, abbiamo ritenuto giusto e doveroso assumerci la responsabilità della difesa di tutti i cacciatori piemontesi, al di là dell’appartenenza associativa.
I continui pasticci e gli errori compiuti dalla Giunta Regionale già l’anno scorso, ripetutisi quest’anno, determinano un’incertezza nello svolgimento della caccia in Piemonte e impongono che l’Ente di governo regionale affronti il problema della gestione del patrimonio faunistico e del prelievo venatorio con competenza e serietà, a partire dalla nuova legge, oggi incagliata in Consiglio Regionale.
Alessandria, 3 ottobre 2013
ARCI Caccia Piemonte