Abbiamo notato, con profonda irritazione, un videomessaggio a pagamento di FIDC Marche andato in onda su FANO TV (canale 17) svariate volte negli ultimi giorni di agosto 2021. Grazie a questo video, e all’involontario aiuto di Fidc, vogliamo dimostrare ai cacciatori marchigiani di chi sono le responsabilità dei ricorsi che arrivano ogni anno, togliendoci la sicurezza di poter dire “domani si va a caccia”. Solitamente non utilizziamo il nostro tempo, tantomeno i nostri soldi, per parlare male di altre Associazioni o colleghi cacciatori, ma non possiamo non rispondere al consueto colpo di coda a termine del periodo di tesseramento che il Presidente di FIDC Marche Paolo Antognoni, ogni anno ripropone così goffamente e scorrettamente.
Si sapeva che la Tortora selvatica sarebbe stata sospesa dal TAR, come si sapeva che il calendario proposto da Federcaccia, sul modello degli ultimi anni, avrebbe, con certezza, ricevuto ricorsi e, quindi, generato incertezze. Noi di Arci Caccia vogliamo pagare la licenza avendo la certezza delle aperture. Federcaccia, invece, vuole accontentare pochi cacciatori a costo di mettere a rischio tutta la stagione venatoria. Ecco alcuni esempi:
COLOMBACCIO – 5 giornate di preaperura richieste da FIDC. Noi diciamo che bastavano 2 giornate. I cacciatori marchigiani cosa dicono?
QUAGLIA – 3 giornate di preaperura richieste da FIDC. Noi diciamo che bastava 1 giornata. I cacciatori marchigiani cosa dicono?
ANATIDI IN PREAPERTURA – 5 giornate (e anticipo di chiusura al 22 gennaio) richieste da FIDC. Noi diciamo che la caccia agli anatidi debba aprirsi la terza domenica di settembre e terminare a fine gennaio. I cacciatori marchigiani cosa dicono?
Riteniamo fermamente che pretendere quanto sopra, con l’aggiunta di altre richieste da calendario del medioevo, come per esempio il rendere cacciabile il combattente, da parte di FIDC, abbia indebolito di molto la deliberazione del calendario regionale e abbia attirato ricorsi, ma per accontentare una manciata di cacciatori amici di qualche Dirigente di FIDC, anche quest’anno, si è messo a rischio l’intero calendario venatorio. Il prossimo 15 settembre Arci Caccia si costituirà, nonostante tutto, a sostegno del calendario regionale marchigiano, in occasione della discussione in camera di consiglio, al TAR Marche, per garantire una stagione venatoria senza intoppi per i cacciatori delle Marche. Il prossimo anno, ci aspettiamo, però, un calendario virtuoso, ma soprattutto che la maggior Associazione Venatoria della Marche, investa energie e risorse, come altre Associazioni, per l’unione dei cacciatori e per politiche che vadano nell’interesse dell’intero mondo venatorio (Fonte: Arci Caccia).