Arci Caccia Lazio sull’operato della Regione in materia di Gestione della Fauna e disciplina dell’Attività Venatoria, solo “incapacità ed incompetenza”.
La Giunta Regionale del Lazio guidata dal Presidente Zingaretti in tema di gestione della fauna selvatica, patrimonio dei cittadini, ad oggi non ha fatto nulla, malgrado i problemi che derivano dai tanti danni alle colture agricole prodotti dalla consistenza di alcune specie selvatiche. Troppo facile e comodo affrontare la questione solo a spese delle tasche dei contribuenti. Tanto paga sempre Pantalone! Una sola norma è stata prodotta: il calendario venatorio per la stagione 2013 e, da oggi è sospesa. Che brutta figura!
La situazione che si è determinata non ha giustificazioni. Nella gestione della fauna “bene comune” la Giunta Zingaretti ha dimostrato superficialità ed incapacità non tollerabili. In perfetta continuità con il “nulla” delle precedenti Giunte dai diversi colori politici alternatisi in questi anni prevale ancora e sempre l’”avanspettacolo ideologico”, il “politichese” la nefanda pratica del “baratto” opportunistico strumento di governo tra gli estremismi fondamentalisti di una parte o dell’altra delle “squadre” pro e anticaccia.
E’ tempo di uscire da queste “palude”. Servirebbe affermare urgentemente la certezza del diritto, per avere la quale i cittadini continuano a pagare le tasse che servono anche a stipendi ed indennità che non possono essere spesi per scrivere leggi sbagliate e a danno della comunità. Il Presidente Zingaretti ci auguriamo vorrà coerentemente individuare e perseguire ai sensi di legge chi ha sbagliato e nel contempo chiediamo che venga rapidamente approvato almeno un provvedimento che fin da ora dia certezza e garanzie a chi pratica l’attività venatoria, agli agricoltori, ai cittadini.
L’ARCI Caccia del Lazio consulterà i suoi legali per esaminare attentamente le responsabilità personali e collegiali e per verificare le possibilità di chiedere risarcimenti per quanto subito dai titolari della licenza di caccia in questa brutta vicenda. L’ARCI Caccia invita i cacciatori a tenersi informati per non incorrere in contenziosi nell’eventuale esercizio parziale della caccia che fosse possibile svolgere. Siamo di fronte ad un calendario venatorio profondamente “mutilato” e chiaramente contraddittorio dopo la sentenza del TAR.
L’Amministrazione regionale in carica porta tutte le responsabilità del “caos” e della confusione di queste ore. Chiediamo alle forze politiche presenti in Consiglio Regionale di attivarsi perché torni a prevalere la ragione e l’interesse generale, cosa possibile solo se si superano ritardi, errori, incompetenze che hanno fatto del Lazio una delle peggiori regioni italiane in materia.
21 settembre 2013
Arci Caccia