Nei giorni scorsi, il Presidente Nazionale Christian Maffei ha scritto ai Partiti e ai raggruppamenti politici, che hanno annunciato la partecipazione alle elezioni politiche del 25 settembre. Nella lettera, il Presidente Maffei ha chiesto a questi un incontro formale, presentando i contenuti che rappresentano l’idea di politica venatoria dell’ARCI Caccia. Ciò che la nostra associazione ritiene necessario per tutelare gli interessi dei cacciatori italiani, così che vengano riproposti ai singoli candidati dei diversi collegi e delle varie liste. Questi i passaggi fondamentali della lettera che inizia con l’essenza stessa dell’Associazione: “…l’ARCI Caccia è un’Associazione Venatoria nazionale riconosciuta che, con il suo ultimo Congresso, ha deciso di dotarsi di uno “statuto” che proietta le sue attività negli enti di terzo settore, nella promozione sociale, nell’impegno per il volontariato, la protezione civile, la prevenzione degli incendi boschivi e nel contrasto del bracconaggio.
Abbiamo e continueremo, componenti la Federazione ARCI, a svolgere ruoli e iniziative di “frontiera” sulla siccità e la gestione faunistica, basata su un prelievo venatorio programmato che risponda prioritariamente alla conservazione della biodiversità e alla tutela delle specie selvatiche….” – continua Maffei – “Siamo convintamente difensori dei principi fondamentali espressi nelle leggi 157/92, legge di tutela della fauna e 394/91 che disciplina le aree protette. La fauna selvatica patrimonio indisponibile dello Stato – bene comune – mette all’avanguardia il nostro Paese, in Europa e non solo….”. Scienza, argine al populismo venatorio e animalista: “…nell’interesse di un prelievo che corrisponda ad indirizzi scientifici comuni tra diversi Paesi, laddove l’”arma” che a noi interessa sia uno tra gli strumenti di “controllo” delle specie o l’“attrezzo” sportivo negli specifici impianti di tiro, cui va il merito del ricco medagliere olimpico.
Occorre più ricerca, libera da condizionamenti politici. Auspichiamo che l’ISPRA sia presto una Agenzia, autonoma dai condizionamenti dei Partiti e radicata nelle relazioni con il territorio….”. Strumenti della gestione: “…Ambiti di Caccia, Comprensori Alpini ed Enti Parco si propongano con una sola programmazione integrata, per gestire, così da guardare unitariamente al comune bene, la natura…. Consideriamo questo un “progresso” del cacciatore. Non ci appartiene la commistione di interessi diversi che si ricompongono con improprie lobby che trovano attenzione al momento in Fidc e nell’associazione tra Coldiretti e i produttori di armi e munizioni del Cncn”. Arci Caccia per la caccia sociale e sostenibile: “Siamo portatori di un pensiero, che ha radici nella nostra civiltà, alternativo alla “rappresentazione” del “lobbysmo americano”.
Prosegue Maffei: “Le nostre priorità sono produrre e proteggere ambiente, agricoltura sostenibile… …un piano di “salute pubblica” delle specie a contrasto delle tragedie climatiche. Armare il Paese per difendere i cittadini dal potenziale disastro dell’inquinamento, dalla siccità. Questo vuole il “buonsenso”, la ragionevolezza. Non di certo investire in armamenti.” (fonte: Arci Caccia).