Dopo la lettera congiunta inviata dalle associazioni venatorie riconosciute all’Assessore della Regione Sicilia Bandiera, a cui era seguito un incontro con la Regione è uscita una delibera che integra il Calendario precedentemente uscito, regalando ai cacciatori siciliani forse il peggior calendario della penisola. “Avevamo chiesto, la prea-pertura alla Tortora e la chiusura della beccaccia a fine gennaio.
Nel frattempo è uscito il giudizio del TAR di Palermo a un ricorso, al calendario venatorio, presentato dalle Ass. Regionali siciliane u.na.ve.s nella quale si chiedeva l’annullamento del Calendario che il TAR ha respinto.
Per avere una speranza di un futuro migliore, almeno in campo venatorio, occorre mettere in campo una ricetta formata da due punti: raccolta di dati e realizzazione di studi seri, coordinati dal mondo accademico, e una vera unità del mondo venatorio, solo così si potrà riuscire a far sentire la nostra voce in maniera efficace”. Questo il commento di Francesco D’Elia, Presidente Regionale di Arci Caccia.