La falconeria è un sapere millenario che ha permeato la storia dell’uomo. Per questo l’Unesco l’ha inserita tra i beni da tutelare dichiarandola Patrimonio immateriale dell’umanità. Un’arte quindi, al pari della pittura o della scultura, ma pur sempre un’attività che si inserisce a pieno titolo nell’ARS VENANDI italiana e del mondo. Un importante tradizione della società civile. L’ARCI Caccia tiene in grande considerazione la falconeria e i falconieri, che rappresentano un segmento prezioso e organico della complessa macchina associativa ARCI Caccia.
Non un vezzo da parata, come sembra considerarla qualcuno, ma una forma di caccia tra le più “particolari e ricercate”. Alla Fiera HIT di Vicenza abbiamo incrociato una delle più rappresentative “falconiere” dell’Associazione, Lisa Bertoncello, appassionata e militante dell’ARCI Caccia del Veneto che parlando con trasporto della propria caccia preferita ha dichiarato: La falconeria ha recitato una parte davvero importante nella storia dell’attività venatoria, essendo essa stata una delle prime forme di caccia praticate dall’uomo, nonché come aspetto culturale in senso generale.
Un’arte che non deve rimanere relegata all’interno di circoli esclusivi e di raduni chiusi che, talvolta, richiamano esibizioni “circensi” ed elitarie, riservati a pochi addetti ai lavori. Ora è tempo di cambiare questa “ars”, al contrario deve emergere, farsi conoscere, legittimarsi, in primis proprio all’interno del mondo venatorio per parlare alla società. Cacciatori tradizionali e falconieri nei comportamenti, dovrebbero collaborare a partire dal terreno di caccia, per conoscersi meglio e comprendere che non sono antagonisti ma hanno entrambi un fine comune: dare un futuro all’attività venatoria e arricchire le nuove generazioni di pratiche come la Falconeria.
Quindi, l’ARCI caccia è pronta a promuovere con quanti volontariamente impegnati in attività e iniziative a supporto di quest’antica arte, dedicando spazi sull’argomento anche all’interno dei percorsi formativi per il conseguimento dell’abilitazione alla pratica venatoria e promuovendo eventi culturali e individuando con l’EPS un percorso di aziende interessate e disponibili a promuovere la conoscenza sul “campo” della falconeria vissuta.