La libera informazione è uno dei fondamenti della democrazia. In ogni epoca, ma ancor più in questi tempi bui. Per questo, appreso dal seguente comunicato del Cdr di Repubblica: Neanche davanti al dramma che sta attraversando il Paese si fermano le minacce di morte indirizzate al nostro direttore Carlo Verdelli e alla sua famiglia. Un’escalation di intimidazioni, quasi sempre a sfondo neonazista, che hanno il chiaro obiettivo di condizionare il lavoro di Repubblica e dei suoi giornalisti.
Il Cdr, nell’esprimere massima vicinanza al direttore Verdelli, ribadisce ancora una volta che il nostro giornale non ha paura, continuerà a portare avanti le sue battaglie e mai abdicherà al dovere di informare, che per i cittadini si traduce nel sacrosanto diritto di ricevere un’informazione libera, corretta e indipendente. Il Cdr di Repubblica: delle minacce di morte ed alle aggressioni che vengono a LA REPUBBLICA, al Direttore e ai Redattori, il Presidente Nazionale dell’ARCI Caccia, Piergiorgio Fassini, ha inviato ad Direttore, dott. Carlo Verdelli, il seguente messaggio:
Dott. Carlo Verdelli
Direttore La Repubblica
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Egregio Direttore,
La Repubblica sa difendersi da sola e difende la libertà di pensiero, di stampa sempre, oggi come non mai. Più di ieri ne abbiamo bisogno, noi generazione impreparata alle tragedie, noi che sentivamo il pericolo ma non avevamo provato cosa vuol dire non essere liberi, anche se questo accade per motivate e giuste ragioni come l’attuale quadro sanitario. Sentiamo il bisogno, prima che il diritto-dovere, di non tacere e, per quanto non determinanti, con queste poche parole vogliamo dire che siamo con voi, solidali e vicini e auguriamo alle Forze di Polizia, agli inquirenti che possano trovare presto gli infami aggressori. Cordiali saluti e Auguri di Buona Pasqua a Lei e alla Redazione
Piergiorgio Fassini
Presidente Nazionale