Arci Caccia nelle scuole di Grosseto, anche il presidente della Provincia, Leonardo Marras interviene nella polemica, “un progetto che valorizza il territorio. Lo potenzieremo.”
Da giorni ormai si protrae la polemica sul progetto dell’Associazione Venatoria Arci Caccia, volto a portare tra gli alunni delle scuole del grossetano una maggiore conoscenza della fauna e della flora presenti sul territorio italiano; ora anche il presidente della Provincia, Leonardo Marras, interviene sulla polemica che ha investito la scuola media di Gavorrano e Scarlino, “È sempre più facile polemizzare che rappresentare un punto di vista, anche dissentendo legittimamente. Per questo motivo voglio testimoniare la mia solidarietà all’Arci caccia e alle insegnanti impegnate nel progetto di educazione ambientale che vede coinvolti tanti bambini delle scuole elementari”.
Proseguendo Marras ha ricordato, “Sono oramai diversi anni che questo progetto didattico viene riproposto nelle scuole, aiutando gli studenti a entrare in contatto con il nostro ambiente, a conoscere gli animali che vivono nel bosco o nelle campagne. Anni nel corso dei quali sono sempre andato a testimoniare con la mia presenza l’importanza di questo intervento di cui i cacciatori si fanno carico. Così come ho sempre ringraziato le insegnanti per il coraggio che hanno dimostrato, nonostante fosse facile incappare nelle polemiche”.
Il presidente Marras ha poi aggiunto, “Proprio considerando il valore di questo lavoro educativo, in accordo con le Associazioni venatorie, la Provincia destinerà risorse provenienti dal bilancio della caccia alla prosecuzione e al potenziamento di questi percorsi educativi”.
Infine Marras ha concluso con un plauso ed un invito, “Bravi, dunque, ai cacciatori e alla scuola che non arretra di fronte alle rampogne dei bacchettoni professionisti di casa nostra. Continuate ad andare avanti per questa strada, perché incontrerete tanti futuri cittadini che vi saranno grati per averli aiutati a comprendere che il mondo reale è tutt’altra cosa rispetto alle sue rappresentazioni ideologiche, e che la natura che ci circonda è tanto straordinaria, quanto è faticoso conservarla. In un ambiente naturale che ci viene tramandato anche grazie a chi, come i cacciatori, si prende il proprio pezzo di responsabilità per mantenere un bene collettivo”.
19 marzo 2013