Il problema della tortora in preapertura è un problema serio e di dimensioni sopranazionali. Scrivere alla Regione semplicisticamente chiedendo la tortora in preapertura, senza i Piani Di Gestione approvati, ci condannerebbe a ricorsi al Tar con sospensive dell’atto amministrativo. Serve solo a far demagogia e propaganda. E espone a rischi la nostra attività. Noi, come Arci Caccia, abbiamo scritto al Presidente del Consiglio e chiediamo alla Regione Lazio non un atto semplicistico e demagogico ma quanto richiesto dalla Cabina di Regia del Mondo Venatorio (tutte le Associazioni Venatorie) a tutti gli Assessori Regionali d’Italia.
Perché il problema si risolve per tutti o rischia di non risolversi. Soluzioni “laziali” diverse non esistono e le sentenze dei Tar di questi giorni lo stanno dimostrando. Ancor più grave chiedere in preapertura specie tipo il colombaccio sulle quali c’è una proroga sulle chiusura al 10 Febbraio. Anche qui le sentenze Tar di questi anni non hanno insegnato a nessuno il significato di “Arco temporale massimo”?
Chiedere tanto per il gusto di chiedere in una gara a chi chiede di più, tanto “faranno sempre in tempo a dire di no” li rende interlocutori non credibili e noi vogliamo essere, per il bene della caccia, credibili e seri. Per questo la inutile e dannosa lettera inviata ieri all’Assessorato Regionale non costituisce nessun fatto a difesa della caccia ma un esempio di pressapochismo preoccupante!!! POI SI LAMENTANO SE SUI SOCIAL IMPAZZA IL TEMA DELL’INADEGUATEZZA DEI RAPPRESENTANTI DEL MONDO VENATORIO !!!!!!