Arci Caccia di Enna organizza un corso di preparazione per capo battuta di caccia al cinghiale al fine aumentare maggiormente il rischio del verificarsi di incidenti nel corso di questa pratica venatoria.
E’ da qualche anno che nella provincia ennese si pratica la caccia al cinghiale, un tipo di caccia che ha bisogno di accorgimenti particolari, visto il tipo di armi che si usano. L’Arci Caccia, su iniziativa del delegato Liborio Greco, in virtù anche della sicurezza sta organizzando un corso di preparazione capo battuta al cinghiale (l.r.33/97). Tutto questo per dare la possibilità ai cacciatori di costituirsi in squadre e quindi avere la possibilità di iscrivere la propria squadra per la stagione venatoria in corso presso la ripartizione faunistica di competenza.
Avendo ottenuto l’autorizzazione da parte della ripartizione faunistica venatoria, si possono effettuare le battute di caccia al cinghiale con tutte le relative prescrizione sulla sicurezza, tipo l’apposizione di cartelli segnalatori nella zona individuata della battuta, le tabelle debbono essere messe in numero adeguato in corrispondenza dei sentieri principali, dei sentieri di maggior passaggio di escursionisti e cercatori di funghi, nonché di altri cacciatori che praticano caccia diversa di animali che prediligono lo stesso habitat naturale, allo scopo di far conoscere a terzi lo stato di pericolosità della particolare forma di caccia in atto nella zona.
Nel passato è successo che cacciatori o semplici passanti si sono trovati nel mezzo di una battuta di caccia al cinghiale, cosa al quanto rischiosa ed in oltre è previsto che si annotino tutti gli animali abbattuti segnalando anche se versano in cattiva salute o evidenziando altri problemi che potrebbero avere gli animali in quella zona cosi facendo si potrà anche fare un censimento e regolamentare tale attività anche in base al numero di animali censiti.
Fonte: ViviSicilia