Così, Rappresentanti di associazioni mai riconosciute, si ripresentano mimetizzati da “rurali”, ignorati dalle associazioni agricole rappresentative. Quando fa comodo sono tartufai e perché no pescatori, presidenti cacciatori, contadini, allevatori. Da loro trovi una tessera per ogni esigenza: quella di partito (talvolta troppe) o perché no, una assicurazione sulla caccia sottocosto… Tanto di associazionismo democratico hanno poco o nulla. La casuale coincidenza dei referendum “si fa per dire”, è una buona occasione di caccia ai voti, alle assicurazioni, e tessere di partito; meno contestate si spera del passato. Guarda caso, oggi, ritornano i vecchi appelli alla associazione unica come nel regime; si vuole vietare la libertà di scelta.
Noi, di contro, diciamo grazie a chi ha lottato per sancire questa libertà con la Resistenza scolpita nella Costituzione. Ci sono parole così significative che hanno troppo valore per avere un prezzo. Il mondo venatorio, i cittadini, gli ambientalisti, la società civile vigilano per smascherare nomi e sedicenti fratelli di associazioni fatte in casa, di proprietà personale, che sono una vergogna in Italia, in Europa. “Italia s’è desta” contro i provocatori e quanti al bene comune, all’interesse della società, preferiscono aizzare odio, scontri, pensando ad un solo interesse: il loro e forse, ma neanche tanto, quello del partito. “Nani e ballerine” di vecchia data: non li abbiamo dimenticati i fratelli che sotto altro nome raccolsero firme contro la caccia per abolire l’art. 842 del C.C. Anche allora gli italiani non li presero in considerazione.
Invitiamo a riflettere anche in futuro, donne e uomini di buona volontà si interroghino sull’importanza del Referendum, un importante strumento di democrazia voluto dai costituenti a tutela dei cittadini. Non lo squalifichiamo per uno spot, un selfie e per questioni che il Parlamento, quando è stato necessario, ha saputo risolvere. Il fallimento dei quorum di questi anni è stato un messaggio chiaro, espressione delle grandi capacità di decidere del popolo italiano, nonché un fermo richiamo a ‘promotori’ non attenti alla sacralità delle urne, a non squalificare il voto (Cristian Maffei -Presidente Regionale ARCICACCIA Emilia Romagna, Commissario ARCICACCIA Campania).