ARCI Caccia agli ambientalisti: sbagliato il bersaglio.
In relazione al comunicato diramato dalle associazioni ambientaliste in ordine al provvedimento approvato in Commissione politiche Comunitarie al Senato, Osvaldo Veneziano Presidente Nazionale dell’ARCI Caccia ha dichiarato:
“Gli ambientalisti hanno il dovere per essere credibili di “disinquinare” il loro linguaggio da furberie, opportunismi che andrebbero lasciati alla mala politica. I cacciatori non siedono in Parlamento e non sono al Governo, non approvano leggi, quindi non hanno fatto nulla contro gli italiani.
Noi non vogliamo partecipare anzi condanniamo quei politici che organizzano sceneggiate da anni attorno al recepimento delle Direttive comunitarie che servono solo al “bracconaggio” elettorale e non a trovare soluzioni concrete ed equilibrate, così da lasciare il nostro paese permanentemente in procedura di infrazione con i relativi danni ai cittadini.
Dovrebbe essere interesse di tutti gli ambientalisti smascherare “in primis” le lingue “biforcute”, se hanno a cuore la tutela e la gestione della Fauna Selvatica, patrimonio di tutti gli italiani e non altro.
Sappiamo che fare nomi e cognomi è più difficile, ma è più onesto intellettualmente che istigare allo scontro e alla rissa, come fanno gli “ultras” del mondo venatorio. Diciamo basta a quanti usano le “poltrone” politiche per prendere in giro gli uni e gli altri, chiamando in causa e offendendo i cacciatori.
Le associazioni ambientaliste hanno perso un’occasione per distinguersi dai “politicanti”.
Fonte: Arci Caccia