Massimiliano Di Luca, numero uno della sezione regionale dell’Abruzzo dell’Arci Caccia, ha commentato le recenti polemiche sulla caccia che riguardano questioni che hanno poco a che vedere con l’attività venatoria. Secondo il presidente regionale dell’associazione, si continua a “decantare l’unità per non farla“, una situazione che dura ormai da anni e che si è accentuata come non mai negli ultimi giorni. Questo atteggiamento, inoltre, sarebbe stato enfatizzato soprattutto dall’associazione venatoria maggioritaria. La discussione riguarda la FENAVERI nazionale e il suo statuto, il quale è stato redatto in maniera collegiale e che è operativo in diverse regioni italiane.
Di Luca è convinto che l’adozione sia possibile anche in soli dieci minuti: inoltre, Arci Caccia Abruzzo è favorevole ad allargare le relazioni ad altre associazione, una unione senza pregiudizi. Nel comunicato del presidente, però, si sottolinea anche come l’unità non sia un dato di fatto in territorio abruzzese, come si può intuire dalle interpretazioni e dalle polemiche che sono nate in seguito alla riunione del Governatore della Regione con gli Ambiti Territoriali di Caccia, appuntamento riservato soltanto ad alcuni enti.
Arci Caccia si è detta disponibile a collaborare per il bene della caccia e ha ribadito ancora una volta la necessità di un incontro tra i dirigenti delle associazioni che costituiscono la FENAVERI, un incontro da fissare da subito.