In poche parole, il grave inquinamento da piombo è stato accostato alla caccia senza alcuna prova, un sostegno indiretto a chi è ostile al mondo venatorio. Galizzi ha ricordato come gli studi sugli avvelenamento da piombo di alcuni rapaci siano ancora in corso. Nel corso della stagione invernale, l’aquila reale si trova in difficoltà per quel che riguarda la ricerca del cibo in Valle Brembana. Preferisce le prede cacciate, ma non disdegna i resti di animali morti.
I cacciatori hanno dato sempre la priorità all’equilibrio ambientale e all’ecosistema alpino: il vicepresidente di Federcaccia Bergamo ha sottolineato il contributo determinante del mondo venatorio per quel che riguarda il ritorno dell’aquila in questa valle lombarda. I cacciatori alpini, poi, sono sempre più maturi dal punto di vista ambientale, come ben dimostrato dalla scelta, sempre più frequente, di palle atossiche per l’attività venatoria.