Le differenze rispetto ai calendari degli scorsi anni non sono molte, inoltre sono state prese in considerazione le indicazioni dell’Unione Europea, di conseguenza una qualsiasi impugnativa è esclusa. La Regione Umbria non ritiene di dover cambiare quanto deciso per la chiusura della caccia alla quaglia e nemmeno per quel che riguarda i carnieri. C’è poi una petizione, firmata da quasi 400 cittadini, che riguarda le preaperture, ma la stessa Cecchini ha spiegato come non ci siano motivi validi per un cambiamento.
Le modifiche marginali si riferiscono alla chiusura del prelievo delle quaglie, da riportare alla data del 31 dicembre, e ai numeri dei carnieri (10 allodole e 50 quaglie). La petizione, infine, fa riferimento alla possibile apertura unica a tutte le specie cacciabili, a partire dal prossimo 17 settembre, senza dimenticare un possibile prolungamento per altre specie.