Dopo una grande discussione, sterili polemiche e le precisazioni del consigliere regionale Sergio Berlato, il Consiglio Regionale del Veneto ha ufficialmente approvato la proposta di legge che prevede multe fino a 3600 euro per chiunque disturbi in maniera intenzionale la caccia e la pesca in tutta la regione. Si tratta delle “Norme regionali in materia di disturbo all’esercizio dell’attività venatoria e piscatoria“, un testo che ha diviso la politica locale e scatenato un dibattito dopo l’altro.
Berlato è il promotore della legge: le sanzioni sono molto salate e gli oppositori hanno creato in questi ultimi giorni molta confusione, parlando di multe anche per inconsapevoli passanti o ciclisti. Il disturbo punibile deve essere intenzionale e tale da impedire l’attività. La sanzione amministrativa minima sarà pari a 600 euro, mentre quella massima arriverà, come già anticipato, a 3600 euro.
Non sono mancate le critiche all’approvazione, in particolare è stata sottolineata la differenza tra le sanzioni per i cacciatori che sparano troppo vicino a strade o case (tra i 200 e i 600) e le sanzioni della nuova legge sul disturbo venatorio per evidenziare la presunta sproporzione.