Di conseguenza fu approvato l’articolo 21 della Legge 115 del 2015 (“Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2014”), cioè quello relativo alla cattura di richiami vivi. A distanza di dodici mesi, però, la legge non è ancora stata attuata e la rabbia sta crescendo a dismisura, anche perchè il testo evita il bracconaggio ed è a favore degli onesti utilizzatori dei rifornimenti.
L’ANUU ha già immaginato lo scenario delle prossime settimane. Se si ritarderà ancora l’attuazione, infatti, il malumore aumenterà ulteriormente e diventerà incontenibile, con ripercussioni evidenti nella prossima e imminente stagione venatoria. Le risposte mancano e il malcontento cresce, eppure basterebbe dare attuazione, come sottolineato dall’associazione, “alla legge votata all’unanimità dal Parlamento”.