CACCIA – Apertura dell’attività venatoria: Buon Inizio a tutti i Cacciatori.
L’apertura della stagione venatoria è alle porte, per questo l’Associazione Venatoria Caccia Passione fa gli auguri di buon inizio a tutti i suoi lettori, ricordando che sicurezza e rispetto dell’ambiente sono le carte vincenti di ogni cacciatore.
Siamo agli sgoccioli, a giorni riaprirà la stagione venatoria tanto attesa da centinaia di migliaia di cacciatori in tutta Italia. In occasione di questo evento l’Associazione Venatoria Caccia Passione fa i migliori auguri di buon inizio attività a tutti i suoi fedeli iscritti e amichevoli lettori del Portale “Caccia Passione” visibile all’indirizzo web www.cacciapassione.com.
Caccia come passione, come filosofia di vita, come possibilità di vivere in stretto contatto con una natura che il cacciatore deve essere il primo a rispettare e proteggere, caccia come arte fra le più antiche e pericolose che potrà essere vissuta con divertimento e spensieratezza certo, ma solamente dopo aver preso delle ovvie precauzioni.
La sicurezza durante la caccia è prevenzione, e per limitare il numero di morti e feriti che ogni anno vengono elencati numerosi dalle associazioni vittime della caccia, è importante smettere di additare gli incidenti come fatalità, piuttosto comprendere che il più delle volte sono dovuti ad imprudenza, limitata esperienza, stanchezza, stress, scarso controllo. Un cacciatore professionista spara solo dopo una precisa identificazione delle caratteristiche della propria preda, non prima.
Le regole che garantiscono una maggiore sicurezza per il cacciatore d’altronde esistono. Negli ultimi anni, praticamente in tutte le province è diventato obbligatorio per il cacciatore impegnato nella caccia al cinghiale, l’uso di un gilet di colore arancione, molto similare a quello che obbligatoriamente ogni automobilista dovrà tenere in auto. Lo scopo del giubbino è quello incrementare esponenzialmente la visibilità del cacciatore da parte dei suoi compagni di battuta. Nessuna paura, la mimetizzazione nel bosco non sarà compromessa in alcuna maniera dato che il cinghiale non ha la possibilità di distinguere i colori.
Il consiglio rivolto ai cacciatori che vivono in provincie che ancora non hanno assimilato questo regolamento è quello di indossare durante la battuta di caccia, gilet dai colori particolarmente sgargianti, che consentano ai propri compagni di distinguerlo nettamente nel folto della foresta dove la visibilità a causa della vegetazione, della pendenza e degli orari è il più delle volte compromessa.
E’ inoltre profondamente sconsigliato l’uso di alcolici prima o durante la battuta, così come non è buona abitudine durante la caccia contestare decisioni del capocaccia.
A migliorare la sicurezza del cacciatore inoltre l’ottima conoscenza da parte di questo delle leggi che regolamentano l’attività tanto amata. Le norme spesso cambiano velocemente ed è bene che il cacciatore resti informato su qualsiasi mutamento che potrebbe dimostrarsi di fondamentale importanza.
Altra norma particolarmente importante per la propria e per l’altrui sicurezza è la tabellazione della zona di battuta, regola ormai assimilata da moltissime provincie. La zona interessata dalla battuta di caccia ad opera della squadra dovrà essere segnalata con cura attraverso l’utilizzo di bandierine rosse su cui deve essere indicata la presenza di una battuta in corso e l’eventuale pericolo rappresentato dall’oltrepassare il perimetro segnalato.
Alla problematica relativa alla sicurezza si associa quella relativa ai problemi ambientali e alle colture rurali.
Il cacciatore con la C maiuscola deve tener ben a mente che la sua attività non dovrà creare danni ne all’agricoltura, ne ai boschi e tanto meno all’ambiente in generale. Una buona conservazione dell’ambiente è d’altronde requisito fondamentale per una felice attività venatoria.
Cacce programmate che si basano principalmente sulle consistenze numeriche stabilite grazie ai censimenti, eviteranno un’alterazione dell’equilibrio naturale, che il cacciatore ha tutto l’interesse a tutelare.
Ma il cacciatore non deve soprattutto dimenticare lo stretto legame che lega caccia e agricoltura. Non è infatti raro che le battute si svolgano in ambienti limitrofi a quelli destinati all’agricoltura, qualora habitat naturale della selvaggina. In quel caso la collaborazione fra cacciatori e agricoltori risulterà fondamentale. I primi in nessun caso dovranno ledere la salute degli ambienti coltivati, i secondi limitando l’uso di insetticidi, diserbanti, anticrittogamici, proteggendo nidi e covate potranno garantire la sopravvivenza e la sana riproduzione della selvaggina.
Seppure generale ci auguriamo che questa panoramica vi aiuti ad iniziare con maggiore entusiasmo, sicurezza e consapevolezza la stagione venatoria.
Buon inizio della caccia dall’Associazione Venatoria Caccia Passione.
www.cacciapassione.com