La novità della stagione venatoria 2011/2012 in Valle d’Aosta è stata votata dal Comitato Regionale Caccia
AOSTA. Rivoluzione nel mondo venatorio. La stagione 2011/2012, che comincerà a settembre, si caratterizzerà per la rivalutazione del cinghiale. Che da ungulato killer delle colture, da prelevare senza un tetto limite, diventerà un esemplare della fauna locale da cacciare con gli stessi criteri sanciti per altre specie. I cacciatori di ungulati e, nello specifico, di cinghiali dovranno abbattere gli animali presenti nella circoscrizione venatoria di appartenenza (in totale sono 9) e non potranno più trasferirsi in altre aree venatorie. La decisione, votata a maggioranza nell’ultima assemblea del Comitato Regionale Caccia, consegue ad una proposta presentata dalle circoscrizioni dell’Alta Valle e della Bassa Valle, zona, quest’ultima, dove la notevole abbondanza dei selvatici ha sempre attirato cacciatori iscritti in altre circoscrizioni venatorie.
Questi i numeri relativi alla caccia in battuta al cinghiale sul territorio valdostano nella stagione venatoria 2010/2011. Alta Valle: le due squadre hanno prelevato 35 cinghiali. Media Valle: le cinque squadre hanno abbattuto 90 selvatici. Bassa Valle: ammonta a 257 il numero di cinghiali cacciati dalle tre squadre.
«Mi sono allineato alle scelte della maggioranza – dice Alessandro Durand, presidente del Comitato Regionale per la gestione venatoria -. Questo passaggio porterà all’istituzione dei Distretti venatori, da anni sollecitati dai cacciatori. Ognuno desidera prelevare gli animali presenti in casa propria», chiosa Durand.
Terminerà la caccia di controllo ai cinghiali, animali molto prolifici? E per i titolari di terreni coltivati si ripresenterà l’incubo delle devastazioni dei campi? «Qualora si presentasse la necessità – risponde il presidente dei 1.600 appassionati di caccia della Valle – verrà riavviata con l’intervento del Corpo forestale e dei cacciatori. Si realizzerà con il metodo della “girata”. Vale a dire con un numero ridotto di cacciatori accompagnati da cani addestrati a scovare i cinghiali in modo da arrecare il minor disturbo possibile alla fauna».
«Auspichiamo – dicono in buona parte nell’ambiente venatorio – la fine delle battute notturne e diurne finalizzate ad abbattere i cinghiali in ogni stagione. Anche durante il periodo della riproduzione – sottolineano -. E’ inammissibile sotto il profilo etico. Approviamo la scelta votata in Comitato. Lasciamo che siano le squadre organizzate a cacciare il cinghiale nel quantitativo sancito per la salvaguardia della specie. E’ la forma venatoria più corretta», concludono.
Sandra Lucchini
fonte:www.aostaoggi.it