Legge di Bilancio
ANUUMigratoristi approva e apprezza le modifiche alla legge 157 introdotte con la Legge di Bilancio 2025 considerandole un primo importante passo in avanti per cercare di ridare sicurezza e certezza del diritto ai cacciatori italiani mettendo al riparo i calendari venatori dai ricorsi strumentali presentati dalle associazioni animaliste. Con una nota inviata al Ministro Lollobrigida, che ha mantenuto l’impegno che si era assunto in tal senso, ANUUMigratoristi ha ringraziato tutti coloro che a livello di Governo e di Parlamento hanno reso possibile questa modifica.
Intoppi giuridico-amministrativi
ANUUMigratoristi ha anche auspicato che ora il Governo e le Regioni avviino subito un coordinamento tecnico-giuridico per prepararsi ad accompagnare l’applicazione pratica delle nuove disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio prevenendo ed evitando qualsiasi intoppo giuridico-amministrativo che, senz’altro, le associazioni animaliste cercheranno di inventarsi per continuare a disturbare un normale e ordinato svolgimento delle prossime stagioni venatorie. Nello stesso tempo, ANUUMigratoristi ha evidenziato che però resta ancora molto lavoro da fare per garantire un futuro all’attività venatoria in Italia, affrontando e risolvendo con adeguata progettualità e determinazione tutte le altre problematiche venatorie rimaste ancora sul tappeto.
Le principali necessità
Basti pensare alla necessità, solo per fare qualche esempio:
di adeguare la Legge 157/92 nel suo complesso al mutato contesto agro-ambientale e faunistico come strumento di gestione e conservazione;
di rivedere il ruolo di ISPRA;
di rivedere la Legge 394/91 sulle aree protette molte delle quali, prive dei requisiti sulle quali sono fondate ed in assenza di una qualsiasi gestione, pongono solo degli inutili vincoli che sembrano perniare sul solo scopo di sottrarre territori alla caccia;
di avviare concretamente le procedure tecniche e politiche per la revisione dei Key Concepts italiani, come ampiamente appurato, assolutamente anomali ed ingiustificati e dai quali dipendono le date di apertura e chiusura del prelievo venatorio di molte specie;
di risolvere definitivamente l’assurda questione piombo per l’utilizzo nell’attività venatoria;
di cancellare il problema valichi non previsto da nessuna disposizione comunitaria;
di disciplinare l’effettiva possibilità di rifornimento di richiami vivi per l’attività venatoria, per rinsanguamento degli allevamenti e per fiere e sagre, così come previsto dalla Direttiva Uccelli e dalla Guida Interpretativa;
di prevedere la reale e concreta possibilità di prelievo in deroga a difesa delle colture agricole ed a salvaguardia delle tradizioni culturali locali;
di garantire un efficace ed agevole controllo, come servizio di pubblica utilità, delle specie problematiche ed opportuniste, alloctone e autoctone, che minacciano l’ambiente, la biodiversità, la zootecnia, l’agricoltura, la sicurezza stradale e ora, con la questione grandi carnivori (orsi e lupi) anche la sicurezza delle persone e degli animali da affezione, cani da caccia compresi, valorizzando la figura del cacciatore come Bioregolatore;
di garantire controlli corretti ed imparziali sui cacciatori contrastando comportamenti spesso vessatori ed umilianti;
di normare per prevenire e punire severamente le aggressioni degli ecoterroristi a danno dei cacciatori e delle loro sedi e strutture venatorie;
di impedire al servizio pubblico televisivo di continuare a fare disinformazione, senza un adeguato contradditorio sull’attività venatoria offendendo pesantemente chi la pratica.
Disponibilità del Governo
Per questi motivi ANUUMigratoristi ha comunicato di contare sulla necessaria disponibilità del Governo a condividere e programmare urgentemente con le Associazioni venatorie, insieme ma nel rispetto dei reciproci ruoli, un reale percorso tecnico e operativo idoneo ad affrontare e definitivamente risolvere i problemi elencati che ormai da troppi anni affliggono la caccia in Italia (fonte: ANUUMigratoristi).