Vito Genco, la silenziosa scomparsa di un uomo riservato e schivo non può impedire che gli venga tributato un unanime e sentito ringraziamento.
Sarebbe probabilmente inutile chiedere ai rappresentanti dei tiratori e dai cacciatori nazionali e internazionali chi fosse il dr. Vito Genco, uomo tra i più autorevoli e importanti per tutto il mondo delle armi e delle munizioni sportive, che ci ha lasciato all’inizio di giugno. Una mancanza di conoscenza, questa, della quale non ci si può e non ci si deve stupire, e che discende direttamente dalla modestia e dalla riservatezza che hanno contraddistinto tutta la sua vita. Compreso il suo epilogo, che è stato circondato da un riserbo tanto sobrio quanto assoluto.
Inutile cercare questo straordinario interprete mondiale sulle pagine dei social network o nelle cronache più o meno mondane: tutto il suo pluridecennale lavoro era costantemente sotto i riflettori dei politici e dei governanti del mondo ma l’uomo che lo produceva era sempre avvolto nel cono d’ombra riservato alla regia. La sua profonda preparazione tecnica e scientifica, derivante da una laurea in geochimica, lo portò rapidamente – siamo negli anni ottanta – ai vertici di una delle più importanti aziende italiane del settore con oltre 14.000 dipendenti, la SNIA BPD presieduta da Cesare Romiti e il cui Amministratore Delegato era Enrico Bondi.
Un background culturale e professionale, quello del dr. Genco, che nel corso degli anni si è rivelato fondamentale per arricchire l’esperienza e la preparazione di moltissime aziende del settore delle armi e delle munizioni sportive italiane. Basti pensare che proprio negli anni in cui dirigeva la SNIA BPD di Colleferro, per iniziativa di questa azienda, della Beretta, della Fiocchi e di altri brand di prestigio, vennero fondate l’ANPAM (1980) e il CNCN (1986) che dimostrarono subito tutta la loro importanza riuscendo a contrastare con grande efficacia problematiche assai complesse, come l’esplosione dell’armeria nel quartiere Tiburtino a Roma e i primi tre referendum antiarmi e anticaccia.
Fu proprio nella violenta turbolenza sociale e politica di quegli anni che emerse l’impareggiabile capacità di sintesi e di mediazione di questo dirigente, supportata da una preparazione che, ben presto, seppe trasferire non solo al settore “armiero” italiano, ma all’interno di uno scenario che, per forza di cose, stava diventando sempre più globale. Per oltre venti anni il dr. Genco ha ricoperto la prestigiosa carica di Vice Presidente dell’ANPAM, contribuendo con rigore al rispetto notarile delle sue connotazioni statutarie di Associazione apartitica ed indipendente da qualsiasi condizionamento esterno. Una vicepresidenza attenta e preziosa che ha permesso all’Organismo di evitare ogni pur minima influenza o deviazione al di là della tutela degli interessi di carattere generale e collettivo delle Imprese Associate; con l’obiettivo di collaborare allo studio ed alla risoluzione di problemi concernenti le Industrie rappresentate e promuovendo una ininterrotta serie di iniziative di interesse comune fra le Ditte associate ed altri Enti.
Intensa anche l’attività in campo europeo in quanto, contemporaneamente a questa importante funzione nazionale, il dr. Vito Genco ha ricoperto prima la carica di Presidente e poi di Segretario Generale dell’AFEMS (European Association of Sporting Ammunition Manufacturers) divenendone, negli ultimi anni, Senior Advisor. Nel 1997 la sua carriera internazionale ha poi registrato un’ulteriore e ancora più prestigiosa svolta con la nomina a Segretario Generale per l’Europa del WFSA (World Forum on the Future of Sport Shooting Activities), l’organismo non governativo sul futuro delle attività sportive del tiro, nato all’interno della comunità mondiale che si riconosce nella pratica di sport e attività (come la caccia) che prevedono l’uso di armi, con l’obiettivo stimolante di sostenere e difendere tutti gli stakeholders, promuovendo l’attività venatoria e quella sportiva con le armi.
L’ultimo e più autorevole riconoscimento internazionale al suo lavoro è stata, infine, la nomina a Presidente del WFSA, un ruolo di rilievo mondiale se si pensa alla presenza di tale organismo all’interno del Consiglio Economico e Sociale dell’ONU. Alle formidabili conoscenze scientifiche e alla profonda esperienza politico-gestionale, il dr. Vito Genco univa, poi, una non comune abilità nell’uso delle moderne tecnologie informatiche e un’ottima padronanza delle lingue inglese, francese e spagnola che parlava e scriveva in maniera fluente.
La silenziosa scomparsa di un uomo riservato e schivo non può e non deve impedire che gli venga tributato un unanime e sentito ringraziamento da parte di tutto il mondo delle armi e delle attività sportive che ha trovato nel dr. Vito Genco un difensore strenuo e preparato.
L’Anpam ha deciso di dedicare alla memoria del Dr. Genco il bando di concorso per premi di laurea destinati alle migliori tesi dedicate allo studio e all’approfondimento di temi normativi, tecnici o di mercato, inerenti le armi, gli esplosivi e le munizioni per il mercato civile, che verranno consegnati in occasione della celebrazione del Convegno Nazionale di studio sulla disciplina delle armi che ogni anno si svolge in aprile a Brescia.
Un semplice gesto di ringraziamento per quanto fatto dal dr. Genco e per perpetuarne la memoria, sperando possa essere di conforto alla famiglia alla quale vanno le più sentite condoglianze dell’Associazione.