Le associazioni di categoria, in rappresentanza del comparto produttivo e distributivo armiero, scrivono al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere la riapertura degli esercizi di minuta vendita. ANPAM, Associazione nazionale di categoria del comparto armiero, insieme ad Assoarmieri, Associazione nazionale dei commercianti, intermediari e appassionati di armi comuni, hanno fatto esplicita richiesta al Ministero dello Sviluppo economico di includere le armerie tra le attività che possano riaprire con la fase 2.
Se le aziende del settore delle armi e munizioni sportive e civili sono considerate nel novero di quelle di cui è possibile la ripresa delle attività, gli esercizi di minuta vendita di armi e munizioni – le armerie – sono attualmente escluse; questo nonostante costituiscano l’unico strumento autorizzato di commercializzazione sul territorio nazionale dei prodotti del settore, soggetti a licenza di Pubblica Sicurezza.
La sospensione dell’attività di tali esercizi non permette, di conseguenza, la piena ripresa delle attività produttive delle imprese industriali del settore armiero, e non mette nelle corrette condizioni di ripresa nemmeno gli atleti professionisti delle federazioni di tiro sportivo, che dovrebbero riprendere appieno la loro attività a breve. Rinnovando la loro apertura al dialogo con le istituzioni, ANPAM e Assoarmieri ricordano l’importanza della ripresa efficace e coerente di un settore che rappresenta è un’eccellenza assoluta sul territorio nazionale e internazionale, con oltre 7 miliardi di valore diretto e indiretto, 2.334 mila imprese e 87 mila occupati, e si posiziona dunque come centrale per la ripresa economica del paese.