ANPAM: Nota Stampa.
Negli ultimi tempi, oltre a seguire gli sviluppi normativo/legislativi in campo nazionale, europeo e mondiale relativi al nostro settore, abbiamo partecipato a un intenso dibattito sul catalogo delle armi comuni da sparo, adoperandoci per l’eliminazione di questa macchina burocratica inutile, per avvicinare l’Italia agli altri Paesi europei auspicando di semplificare l’immissione sul mercato delle armi comuni, senza in alcun modo ledere la pubblica sicurezza.
Purtroppo, in un momento così delicato, siamo costretti ad assistere – oltre ai consueti attacchi della stampa meno informata – all’irresponsabile comportamento di alcune associazioni del settore le quali impegnano tutte le proprie forze in una guerra intestina (cosa ancora più assurda perché già esistono numerose realtà antiarmi) che genera grande paura nella pubblica opinione, invece che fare gruppo e lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni all’intero comparto.
Pertanto nello stigmatizzare tale comportamento, che mirando ad indebolire le aziende italiane finisce per compromettere la difesa dell’intero settore, riteniamo sia inopportuno sprecare energie in inutili scontri interni, con toni troppo accesi, mentre invitiamo le diverse realtà associative a essere proattive, nel rispetto dei propri ruoli e competenze, al fine di difendere, con i fatti, le istanze dei propri associati.
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