La Regione Umbria preadotta il nuovo Calendario Venatorio ma l’Associazione Nazionale Libera Caccia critica l’operato dell’Assessore regionale Cecchini.
Apprendiamo per l’ennesima volta da una nota ANSA la notizia della preadozione da parte della Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore Cecchini, della proposta di calendario venatorio, operazione che scavalca il parere della Consulta Faunistico-Venatoria alla quale non è stato consegnato nessun documento ufficiale sul quale discutere in sede di ultima convocazione.
Nel prendere atto di alcuni significativi correttivi apportati alla prima stesura, non possiamo esimerci dal giudicare negativamente l’operato dell’Assessore alla caccia, che si ostina a spacciare per “condiviso” il testo da parte di tutte le Associazioni Venatorie, oltre a non prendere in considerazione le altre proposte di modifica suggerite con documenti ufficiali.
La Libera Caccia ha depositato da diversi giorni presso l’Ufficio Caccia della Regione un documento condiviso da tutte le Componenti Venatorie, con esclusione di Federcaccia, con il quale si chiedeva il prelievo della specie Colombaccio a partire dal 1 settembre, mentre l’Assessorato continua a dar credito, con nostro disappunto, alle sollecitazioni di alcuni Club che ne consigliano la cacciabilità a partire dal 16 settembre.
Ignorata la proposta documentata di far iniziare il prelievo della specie Quaglia a partire dal 9 settembre, inserendo in tale data anche la cacciabilità di tutta la selvaggina stanziale, vista e considerata l’assoluta mancanza di volontà e di coraggio da parte dell’Assessorato di proporre un’apertura unica al 1 settembre. Stravolta ancora una volta l’interpretazione dell’arco temporale massimo per alcune specie e ignorata per l’ennesima volta la proposta di prolungare di 15 minuti la chiusura della giornata venatoria.
L’Assessore Cecchini non parli di “condivisione” di tutto il testo presentato in Giunta da parte delle Associazioni Venatorie, la Libera caccia si è adoperata per chiedere l’appoggio alla propria proposta da parte delle Componenti Venatorie Umbre discutendone i contenuti con quelle che attualmente costituiscono il CAVU (Arcicaccia-ANUU-CPA-Enalcaccia-Italcaccia), ottenendo la massima condivisione sul documento.
Ufficio Stampa ANLC Umbria