ANLC Umbria critica aspramente la bozza del Calendario Venatorio regionale presentata nei giorni scorsi dall’assessore Cecchini ed al vaglio della Consulta Faunistico Venatoria regionale.
Se l’Assessorato alla Caccia dell’Umbria ha deciso di costringere i cacciatori ad appendere il fucile al classico chiodo sta gradualmente riuscendo nel proprio intento, ma non riuscirà certamente a piegare la nostra Associazione al proprio disegno politico.
Il nostro slogan “Fieri di Essere Liberi in una Libera Associazione” è oggi più attuale che mai, liberi da condizionamenti politici (quante Associazioni umbre possono affermarlo?) e liberi pertanto di scegliere di non partecipare più direttamente ad alcuna riunione della Consulta Faunistico-Venatorio Regionale, evitando così il pericolo di essere infilati nel calderone dei comunicati stampa che spacciano per “condivise” scelte penalizzanti per i cacciatori umbri.
Da oggi, alla luce della bozza del calendario venatorio pubblicata sulla stampa, frutto delle autonome e soggettive decisioni dell’Assessore e degli Uffici competenti e che sta facendo agitare il mondo venatorio, la Libera Caccia parlerà solo con documenti ufficiali, inviati formalmente alle Istituzioni e agli organi di informazione.
Pronta la nostra proposta di calendario venatorio, che riporta (per trattare in sintesi alcuni degli argomenti scottanti e di attualità) fino al 31 gennaio il prelievo di Turdidi e Beccaccia, che reintroduce il prelievo del Colombaccio al 1 settembre (con due opzioni da valutare per garantirne la cacciabilità fino al 10 febbraio), inizio del prelievo alla selvaggina Stanziale e alla Quaglia (se dovesse prevalere la tesi dell’impossibilità “pseudo-scientifica” del prelievo al 1 settembre) a partire dal 9 settembre e documentazione di supporto per l’obbligatoria richiesta all’ISPRA del prolungamento della stagione al 10 febbraio per alcune specie migratrici e dei corvidi in genere.
Pronta anche la documentazione di supporto per la predisposizione del prelievo in deroga dello Storno (con l’ausilio di stampi in plastica), per il prelievo in deroga del Fringuello (volutamente ignorato dalle Istituzioni nella passata stagione venatoria) e, nuovo di zecca, lo studio di fattibilità per il contenimento dei Corvidi nel periodo maggio-agosto da attuare con la collaborazione delle Aziende Agricole.
Un voluminoso lavoro, supportato da dati scientifici elaborati dal nostro Ufficio Tecnico Legislativo, che consegneremo alla Regione dell’Umbria, all’Osservatorio Regionale, alle Province e che divulgheremo con tutti i mezzi a nostra disposizione.
I cacciatori stiano tranquilli, non ci piegheremo a mediazioni al ribasso!!!
Ufficio Stampa ANLC Umbria