Tra pochi giorni verrà votato il disegno di legge 182 che riguarda la caccia in Piemonte. Il mondo venatorio è fortemente preoccupato da questo appuntamento, come dimostrato dalla nota diffusa dalla sezione regionale dell’Associazione Nazionale Libera Caccia. In pratica è stato lanciato un ultimo messaggio all’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, con la proposta di alcune modifiche al testo normativo, in modo che possa diventare più “digeribile”.
Per il momento non ci sono stati riscontri, anzi sono stati ricordati più volte gli emendamenti a rischio. Tra quelli discriminatori ce n’è uno che prevede la chiusura dell’attività venatoria di domenica, tanto da paventare un vero e proprio de profundis per 25mila appassionati piemontesi. Il divieto sarebbe ovviamente incostituzionale, anche perchè la Regione non può con una propria legge modificare il testo nazionale: i giorni di silenzio venatorio sono due, il martedì e il venerdì.
Libera Caccia ha anche ricordato come i cacciatori siano contribuenti e paghino molti soldi per la loro attività, denaro che va a finire nelle casse pubbliche. ANLC Piemonte sarà presente insieme ad altre sigle il prossimo 8 giugno a Torino per manifestare contro tutto questo, come è avvenuto anche nel 2016. L’invito è stato rivolto a tutti i cacciatori, non solo piemontesi, nella certezza che ci possa essere una grande risposta, seria e compatta, oltre che educata.