SIAMO ALLE SOLITE COMMEDIE – Comunicato Stampa –
Se gli interventi della dottoressa Caretta non fossero gravi e sguaiati, potrebbero anche essere divertenti.
Divertenti come la presunta primogenitura sulle richieste di modifica alla legge 157/92 sulla quale, è bene che nessuno lo dimentichi mai, la Libera Caccia è stata la prima a rompere l’assurdo patto di non belligeranza imposto a suo tempo dalla più numerosa Associazione venatoria (e nel 1992 la Confavi non era ancora nata!) e a denunciare pubblicamente le oscenità di una norma che abbiamo sempre considerato ingiusta e punitiva.
Ancora una volta, con una arroganza intollerabile, e in maniera assai grossolana, la Confavi tenta pateticamente di impartirci lezioni di politica venatoria che non accettiamo in alcun modo.
E ancora una volta, smarrita in un delirio di immotivata onnipotenza, la “piccola” associazione alza la voce menando alla cieca i fendenti di uno spadone che farebbe bene a riporre nel fodero una volta per tutte. Soprattutto in un momento come questo, nel quale la dignità, la credibilità, e la stessa sopravvivenza della caccia sono messe in pericolo da un violento rigurgito di intolleranza animalista che è tornata a minacciare referendum sull’attività venatoria e sull’art. 842.
I nostri cinquanta anni di storia, di coerenza e di lotte sindacali, condotte senza padroni politici ci permettono non solo di rispedire con sdegno al mittente tutte le sciocchezze che hanno inondato i vari siti web, ma ci autorizzano a denunciare a tutti i cacciatori, soprattutto a quelli iscritti alla Confavi, l’estrema pericolosità di un gioco al massacro che viene condotto per un miserabile pugno di tessere in più.
La Libera Caccia continua a ritenere che solo attraverso una vera unità del mondo venatorio, senza assurde primogeniture e sconsiderate fughe in avanti, si possano affrontare i giorni durissimi che ci attendono ed è per questo che torna a chiedere uno sforzo concreto a tutti i rappresentanti dell’associazionismo venatorio, evitando proclami e una propaganda sterile e pericolosa.
L’UFFICIO STAMPA
Associazione Nazionale Libera Caccia
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fonte: https://www.anlc.it