L’Associazione Nazionale Libera Caccia ha sottolineato una situazione particolare che si sta vivendo nelle Marche. Come si è appreso dagli organi di stampa, infatti, il Professor Gianluca Busilacchi, consigliere regionale delle Marche, si è lanciato in una personalissima crociata anticaccia che si dovrebbe concludere con l’abolizione dell’attività venatoria. Sui giornali si può leggere anche di un eventuale referendum per ottenere questo risultato.
Ecco come ANLC ha commentato la presa di posizione: “Peccato che un “cervello” così, un professore giovanissimo e già affermato in campo mondiale, un uomo di grande preparazione sui temi della povertà, delle politiche sociali e sanitarie, e dello sviluppo locale, si sia buttato anima e corpo contro la caccia.
Eppure, uno studioso come lui, che conosce le politiche sociali ed ha a cuore lo sviluppo locale, dovrebbe sapere qual è il ruolo fondamentale – sociale, economico e scientifico – che la caccia svolge proprio nelle realtà locali più marginali; quelle agro-silvo-pastorali notoriamente più svantaggiate e meno industrializzate. «Andrò avanti con ogni mezzo – dice – e per fermarmi dovrete spararmi per davvero»! No, caro professore, noi non siamo né assassini né terroristi, e per fermarla, come si usa fare nei paesi civili e democratici, basterà non votarla. Tutto qui”.