Paolo Sparvoli, numero uno dell’Associazione Nazionale Libera Caccia, ha diffuso il seguente comunicato: “Evidentemente, le ultime elezioni europee, dalle quali il finto ambientalismo italiano è uscito sonoramente maltrattato, non sono servite a niente. Non sono servite né agli sponsor politici del ministro Costa, che hanno fatto dell’animalismo anticaccia il loro cavallo (perdente) di battaglia, né allo stesso titolare del dicastero dell’Ambiente il quale è tornato a ripetere uno dei suoi spot preferiti nei quali l’argomento prediletto è parlare male della caccia.
Signor ministro, ci dispiace informarla – ma lo facciamo con il dovuto rispetto e la più grande deferenza, che lei, nonostante affermi il contrario, non ha per niente le idee chiare. Almeno sulla caccia e sui cacciatori nei confronti dei quali nutre un odio viscerale e del tutto ideologico. Innanzitutto, nessun cacciatore smania dalla voglia di fucilare dei lupi. Non sono né commestibili né venatoriamente interessanti e sono pur sempre dei canidi ai quali nessun cacciatore moderno sparerebbe con piacere.
In secondo luogo, lei afferma che salvaguardare il lupo è la sua priorità ma dimentica che, ancora prima del lupo – nei confronti del quale moltissime nazioni europee hanno adottato un approccio più scientifico e pragmatico, stabilendo dei tetti e dei severi contenimenti numerici – dovrebbero essere i cittadini italiani ad essere al centro delle sue attenzioni. Non certo quei cittadini che vivono nelle grandi metropoli e fanno rapide puntate mordi e fuggi su qualche attrezzatissima montagna, ma quelli che sudano, imprecano e soffrono 365 giorni l’anno per stare dietro ai loro capitali a quattro zampe.
A loro, caro ministro, lei non pensa? Non pensa alle greggi costrette a vivere all’interno delle stalle nutrendosi di fieno e mangimi invece che essere libere di pascolare su alpeggi ricchi di erba verde e saporita? E non pensa alla sicurezza delle popolazioni rurali che, loro malgrado, si vedono costrette ad una convivenza quotidiana non certo affascinante? A noi, caro signor ministro, non importa un fico secco di fare battute ai lupi. Se lei pensa di incaricare gli Alpini, il Battaglione San Marco, i professionisti del Col Moschin o i corpi speciali dei paracadutisti, non avremo nulla da ridire. Fatti suoi e della sua politica.
Ma, per favore, smetta di mettere sempre di mezzo quelle che lei chiama con disprezzo “le doppiette”. Noi siamo – anche questo, evidentemente non le è troppo chiaro – cittadini di serie A. In tutti i sensi, al di là del negativo giudizio di qualche animalista dalla fedina penale gonfia di reati di ogni tipo. Ed essendo dei cittadini di serie A saremo pronti a fare la nostra parte, se sarà necessario”.