L’Associazione Nazionale Libera Caccia a Cosenza per un convegno sul cinghiale, un selvatico da scoprire e da rivalutare.
La dinamica ANLC cosentina, presieduta da Pasquale Paradiso ha organizzato, presso il teatro comunale di Cetraro, un interessante (e seguitissimo) convegno-dibattito su un tema di pressante attualità, non solo in Calabria ma in ogni angolo del nostro Paese.
Nonostante il caldo davvero africano e la giornata feriale, i lavori sono stati seguiti da una platea numerosa e molto attenta, a testimoniare quanto sia sentita la imminente regolamentazione della caccia al cinghiale che la Regione Calabria sta attuando sulla scorta dei vari suggerimenti provenienti da ogni Provincia e da ogni Atc.
Quanto mai autorevole –sia dal punto di vista politico che tecnico– il tavolo della presidenza con la presenza di esponenti delle amministrazioni locali: Biagio Diana, Assessore alla caccia e pesca della provincia di Cosenza; Giampaolo Chiappetta, capogruppo regionale del Pdl; Giuseppe Losardo, assessore comunale di Cetraro; Saverio Bloise e Marcello Canonaco, presidenti rispettivamente degli Atc Cs 1 e Cs 3 e Gaetano Pignanelli, dirigente dell’Ufficio Caccia provinciale.
La Libera Caccia, nonostante l’imprevista assenza del presidente Paolo Sparvoli, trattenuto altrove per gravi e imprevisti problemi, era presente con alcuni dei massimi dirigenti nazionali: il vice presidente vicario Sisto Dati, il vice presidente Salvatore Vescio e Francesco Felicetta, membro del Comitato Esecutivo e presidente regionale della Calabria.
Come di consueto, il convegno si è aperto con i saluti dei numerosi politici e amministratori presenti e con l’introduzione di Pasquale Paradiso che purtroppo è stato colto da un improvviso malore che lo ha costretto ad abbandonare il convegno ma dal quale si è presto ripreso completamente.
A seguire, ci sono stati gli interventi di carattere normativo degli esponenti regionali e nazionali della Libera Caccia: Giuseppe Losardo (oltre al ruolo di assessore riveste anche la carica di presidente del circolo di Cetraro); Salvatore Vescio e Francesco Felicetta che hanno ricordato il grande sforzo che i cacciatori calabresi stanno compiendo per darsi un regolamento moderno ed efficiente per quanto riguarda la caccia al cinghiale. E’ stata poi la volta del vice presidente vicario Sisto Dati –noto esperto di caccia al cinghiale sui difficilissimi ed impervi terreni della lucchesia– il quale, dopo aver portato i saluti del Presidente Sparvoli, ha ricordato, tra l’altro, che “La Caccia del domani, non solo quella al cinghiale, si può fare solo con la conoscenza e con la gestione, senza improvvisazioni e dannose derive”.
È stata poi la volta dell’intervento tecnico più atteso, quello del Dr. Andrea Capaccioli, uno dei massimi esperti in materia di gestione faunistica che ha presentato una corposa ed esaustiva relazione dal titolo: “Aspetti della gestione del cinghiale”. Un excursus scientifico davvero interessante che, tra le immagini e le considerazioni di uno studioso con decenni di esperienza sul territorio, ha tenuto desta l’attenzione di una platea fatta di cinghialai che non si sono fatti pregare per intervenire con domande e richieste di chiarimenti su una materia tanto nuova quanto estremamente interessante ed attuale. A tutte le interrogazioni ha risposto in maniera esauriente Salvatore Vescio, con la preparazione che gli deriva dalla sua triplice veste di esperto cacciatore di cinghiali, presidente della provincia di Catanzaro e vice presidente nazionale.
Il convegno si è quindi chiuso con le considerazioni finali di un amministratore regionale come Biagio Diana il quale ha voluto ribadire con grande fermezza l’intenzione della Regione Calabria di dotarsi di un regolamento moderno e condiviso che possa diventare lo strumento privilegiato di una vera gestione faunistica dell’intero territorio regionale.
L’Ufficio Stampa
Associazione Nazionale Libera Caccia