LIPU, WWF, ENPA, LAV e LAC hanno scelto di rinunciare in parte al ricorso presentato di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana in materia di caccia. Le associazioni vogliono evitare che ci sia una sentenza sfavorevole nei loro confronti sulle varie questioni sollevate. Si sta parlando della segnatura dei capi subito dopo l’abbattimento, i carnieri complessivi nelle aziende agrituristico venatorie, il cumulo delle giornate per la caccia di selezione, i periodi di caccia alla migratoria (turdidi in primis).
L’unica discussione che dovranno affrontare i giudici del TAR è quella relativa al punto numero 13 del calendario venatorio regionale per la stagione 2018-2019. Si tratta della presunta violazione dell’articolo 18 e del prelievo della beccaccia. Il prossimo 19 marzo si dovranno affrontare solamente i periodi relativi alla pre-apertura e alla chiusura anticipata per quel che riguarda questa specie.
Secondo quanto riferito dalla Confederazione dei Cacciatori Toscani (CCT), la scelta delle associazioni animaliste e ambientaliste ha messo in luce nuovamente la loro debolezza, oltre al fatto che il ricorso era ed è fin troppo generico. La battaglia legale rimane viva e aperta, i legali dell’associazione regionale sono pronti a portare avanti tutti gli elementi utili ai fini del pronunciamento positivo da parte del Tribunale. Fra un mese e mezzo si conoscerà la verità.