Cinque i capi abbattuti, pronti per essere caricati sui mezzi regolarmente parcheggiati lungo una strada nei pressi di Villa Cimena. Qui, l’amara sorpresa: tre veicoli, infatti (una Toyota Aygo, un Renault Kangoo e un Suzuky Samurai), erano stati pesantemente danneggiati a sprangate. Vetri ovunque, con danni di parecche centinaia di euro che si sommano alle righe sulla carrozzeria o alle gomme squarciate in altri momenti. «Siamo costantemente presi di mira da alcuni animalisti che abitano in zona – spiegano i cacciatori – appena ci vedono partono insulti irripetibili. Noi non possiamo reagire, anche con una semplice querela di parte rischieremmo il porto d’armi e la licenza di caccia, e così dobbiamo solo subire.
Peccato che veniamo in questi boschi su richiesta dei sindaci, per aiutarli a contenere i cinghiali e quindi limitare i danni». «Stiamo facendo riunioni su riunioni – spiega il sindaco di Castagneto Danilo Borca – per cercare di risolvere il problema cinghiali. Noi non siamo contro gli animali, ma come Zona Omogenea 10 ci stiamo muovendo per proseguire con gli abbattimenti: c’è un limite a tutto, e quando i cinghiali (o altri animali) diventano un problema per l’incolumità pubblica bisogna intervenire. Le battute non sono autorizzate dal Comune, a noi vengono solo comunicate: mi sembra davvero incredibile che chi fa questo lavoro subisca dei danni» (Ilcanavese.it).