Arci Caccia ha diffuso la lettera trasmessaci dall’onorevole Andrea Romano (Pd), che ha scritto alla dirigenza RAI per chiedere spiegazioni in seguito alla trasmissione Indovina chi viene a cena, andata in onda su Rai3: “Durante la trasmissione ‘Indovina chi viene a cena’ andata in onda lo scorso 27 febbraio su RaiTre è stata data una rappresentazione pregiudizialmente e pesantemente negativa dell’attività venatoria: tra l’altro confondendo la legittima pratica della caccia con episodi di bracconaggio; attribuendo ai richiami vivi un ruolo attivo nella diffusione del virus dell’aviaria; collegando impropriamente l’attività venatoria all’aumento incontrollato della popolazione dei cinghiali; alludendo senza alcun fondamento scientifico ad un collegamento tra la caccia e la diffusione della “peste suina”.
Il tutto senza alcun contraddittorio, senza alcuna contestualizzazione critica che permettesse al telespettatore di ponderare pro e contro e dunque di maturare una valutazione equilibrata dell’argomento, senza alcun cenno al valore culturale, sociale ed economico dell’attività venatoria. Il tutto, altresì, a poche settimane dalla pubblicazione di una Sentenza della Corte Costituzionale (21/2021) con la quale il Giudice delle leggi dà conferma della piena legittimità, sotto il profilo della tutela della risorsa ambientale, dell’attività di controllo faunistico svolta da operatori volontari preventivamente formati e abilitati e sotto il controllo ed il coordinamento della Pubblica Amministrazione.
Ulteriore evidenza, quest’ultima, che la semplificazione e la banalizzazione informativa che caratterizza approcci mediatici di questo tipo (secondo lo schema “l’uomo con arma che abbatte un animale è sempre e solo bracconiere, o quanto meno un cacciatore non rispettoso delle norme”) non tiene conto del ruolo che svolge il mondo venatorio nella gestione dell’ambiente e delle problematiche faunistiche che interessano l’intera società, a partire dalle imprese agricole e zootecniche ma anche del traffico veicolare, con conseguenze note anche in termini di vite umane.
Si chiede di sapere se la Direzione di RaiTre fosse stata messa preventivamente a conoscenza dei contenuti e dell’impostazione della puntata in oggetto di “Indovina chi viene a cena”. Quali siano stati i riferimenti scientifici e informativi a cui hanno fatto ricorso gli autori della puntata in oggetto per realizzare servizi tanto devastanti della credibilità pubblica dell’attività venatoria: riferimenti scientifici e informativi a cui il servizio pubblico non può derogare nella realizzazione di un’attività informativa che sia oggettiva e corretta.
Se Presidente e Amministratore Delegato della Rai ritengano opportuno, come ritiene l’interrogante, promuovere all’interno di questo o altri programmi Rai la realizzazione di spazi informativi, anche attraverso il coinvolgimento e la partecipazione delle associazioni venatorie, che riconducano sui corretti binari l’informazione su questo importante tema e che restituiscano la piena complessità delle attività di gestione faunistica e di prelievo venatorio condotta da tanti concittadini nel pieno rispetto delle Leggi della Repubblica italiana e sotto il controllo ed il coordinamento della Pubblica Amministrazione, guardando in particolare al suo valore storico-culturale, al positivo impatto sociale, ricreativo e culturale che essa ha sulle nostre comunità, al ruolo di monitoraggio e salvaguardia dell’equilibrio del nostro ambiente naturale che essa svolge”.
Pratico la caccia da ormai 50anni,sono fiero di appartenere a migliaia cacciatori.Svolgo tale attività perché legittamata da una legge dello Stato e da un porto d’armi regolarmente ottenuto.