I fatti si riferiscono al periodo compreso tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. I militari hanno accertato come il 55enne non fosse in possesso del porto d’armi, di conseguenza si era deciso di far scattare una denuncia con tanto di processo per direttissima. L’assoluzione del tribunale è arrivata con la motivazione che il fatto non sussiste, in quanto questa persona andava sì a caccia, ma non ha mai sparato un colpo.
I testimoni, compagni di caccia, hanno confermato la circostanza: in poche parole l’imputato si limitava a fornire assistenza agli amici cacciatori, mettendo anche a disposizione i cani addestrati personalmente. Il caso ha qualche punto di contatto con l’argomento approfondito di recente dell’atteggiamento di caccia: si tratta di un precedente a cui si potrà fare riferimento nella valutazione di situazioni identiche.