Gli abbattimenti di cinghiali nel Parco del Conero, in provincia di Ancona, hanno fatto registrare un aumento del 9,3%: da 270 capi abbattuti nel 2019 a 295 nel 2020. Superato l’obiettivo di prelievo previsto dall’Ente Parco del Conero per il periodo agosto 2019-luglio 2020 di 150-200 capi prelevati, ne sono stati fatti 316 (trappolamenti inclusi). A causa dello stop imposto dal lockdown, con una minore attività umana sul territorio, la popolazione di ungulati presente sul Conero ha potuto espandere il proprio raggio di interazione, avvicinandosi anche alle zone abitate.
Secondo l’Ente Parco, gli avvistamenti di fauna selvatica vagante, tra cui anche i cinghiali, segnalati dai residenti negli ultimi mesi sono da considerarsi una diretta conseguenza della limitazione delle attività umane. Il Parco ha potenziato i sistemi di avviso agli automobilisti del pericolo della presenza di fauna vagante lungo i tratti della rete viaria più critici ed ha istallato dei sistemi di dissuasione all’attraversamento della fauna notturna in coincidenza dell’avvicinamento di autoveicoli.
Sono stati installati 233 dissuasori ottici (catarifrangenti), 229 segnalatori di margine di carreggiata (catarifrangenti rivolti verso l’esterno della strada) e 23 cartelli segnaletici di avviso di attraversamento di fauna selvatica. E’ stata infine svolta la campagna di sensibilizzazione “IO sono il Parco” per una più consapevole, attenta e prudente guida all’interno di un’area protetta.