Censimento annuale
Come ogni inverno, anche quest’anno, si stanno svolgendo in tutta Europa i censimenti degli uccelli acquatici. Qui in Italia in questi giorni si sono conclusi in alcune delle più belle ed importanti zone d’Europa per lo svernamento, come tutte le zone deltizie e lagunari dell’alto Adriatico ed i grandi laghi del Nord-Italia. A queste importanti iniziative di ricerca hanno partecipato anche alcuni membri dell’ACMA, che svolgono l’attività di conteggio sia come censitori ufficiali autorizzati dall’ISPRA sia come collaboratori.
Gestione dei cacciatori
Ci teniamo a sottolineare ancora una volta come molte di queste zone siano gestite da cacciatori che mantengono a loro spese habitat unici, ormai a rischio estinzione, e decine di migliaia di uccelli non cacciabili, svolgendo così un vero e proprio servizio pubblico nel migliore dei modi, cosa che invece associazioni animaliste e enti pubblici non fanno altrettanto bene. Anzi, nelle zone interdette alla caccia si verifica molto spesso la visione di ambienti abbandonati e trascurati con pochissimi animali, indice di come uomo e “natura” in questo ambiente così fortemente antropizzato abbiamo ormai necessariamente bisogno di un sodalizio fisso. Mantenere questi habitat e mantenere l’interesse venatorio anche nelle aree pubbliche come le lagune e le foci dei fiumi, permette di preservare queste zone da ulteriore sviluppo agricolo ed industriale che comporterebbe (forse in maniera definitiva) perdita di biodiversità; tanto decantata dalle Istituzioni. Inoltre contribuiscono nondimeno a mantenere ambienti utili alla depurazione delle acque e che grazie alla loro presenza limitano fortemente l’inquinamento e il cambiamento climatico.
L’importanza di queste attività
Speriamo queste nuove Istituzioni meno pregiudizievoli capiscano l’importanza di queste attività e le valorizzino per farle durare in futuro. Entrando nello specifico dei censimenti nonostante l’inverno inesistente i numeri sono stati buoni, gli anatidi cacciabili tutti sembrano mantenere il loro trend positivo (ottima presenza di moriglioni), mentre le oche (e le volpoche) continuano la loro crescita esorbitante. Prossimamente saranno resi pubblici i dati, ma intanto potete ripassare quelli degli anni scorsi sui siti delle varie associazioni che organizzano i censimenti come i Faunisti Veneti e La Sagittaria. (ACMA)