In particolare, Dall’Olio si è soffermato sull’informativa ai familiari conviventi, ribadendo la scarsa utilità di questo documento. Per quel che riguarda le misure di custodia è stata sottolineata la discrezionalità eccessiva che gli organi di polizia hanno nel richiedere misure particolari da applicare, in primis allarmi e blindature. Non sono apparsi chiari i dettagli del limite di colpi che si possono acquistare, nello specifico come viene riportato sulla licenza.
Lo stesso discorso vale per il rilascio dei certificati sanitari: il presidente ha ricordato l’importanza di risolvere il problema dell’assenza di indicazioni relative agli esami medici necessari, con una disciplina che attualmente è diversa da provincia a provincia. Infine il numero uno della Federcaccia ha ricordato i problemi relativi al mancato rilascio dei porti d’arma a seguito di condanne per tipologie di reato risalenti spesso a decenni prima e per le quali è nel frattempo sopraggiunta la riabilitazione.