Le audizioni sull’atto del Governo relativo al controllo dell’acquisizione e del possesso di armi si sono svolte presso la Commissione “Affari Costituzionali” del Senato. Si tratta del recepimento della cosiddetta Direttiva Armi. Sono state ascoltate le associazioni di cacciatori, oltre all’ANPAM, FITAV e CONARMI. Per il mondo venatorio erano presenti il presidente nazionale della Federazione Italiana della Caccia, Gian Luca Dall’Olio, il presidente nazionale Enalcaccia, Lamberto Cardia e il vicepresidente nazionale Arci Caccia, Cristian Maffei.
In particolare, Dall’Olio si è soffermato sull’informativa ai familiari conviventi, ribadendo la scarsa utilità di questo documento. Per quel che riguarda le misure di custodia è stata sottolineata la discrezionalità eccessiva che gli organi di polizia hanno nel richiedere misure particolari da applicare, in primis allarmi e blindature. Non sono apparsi chiari i dettagli del limite di colpi che si possono acquistare, nello specifico come viene riportato sulla licenza.
Lo stesso discorso vale per il rilascio dei certificati sanitari: il presidente ha ricordato l’importanza di risolvere il problema dell’assenza di indicazioni relative agli esami medici necessari, con una disciplina che attualmente è diversa da provincia a provincia. Infine il numero uno della Federcaccia ha ricordato i problemi relativi al mancato rilascio dei porti d’arma a seguito di condanne per tipologie di reato risalenti spesso a decenni prima e per le quali è nel frattempo sopraggiunta la riabilitazione.