Caccia alle Anatre: Molto fa l’esperienza, ma anche la formazione e la pazienza: qualche consiglio sul come riconoscere le anatre tuffatrici dalle cugine di superficie.
Per un cacciatore riconoscere immediatamente l’anatide che ha davanti è di fondamentale importanza: non tutti i becchi piatti sono cacciabili, un professionista e appassionato non spara indistintamente a tutto quello che si muove. Se poi si conta che riconoscere un qualsiasi uccello in volo non è un gioco da ragazzi, si capisce subito quanto sia importante l’esperienza, la formazione e il buon occhio!
D’altronde errare è umano: quando si caccia sull’acqua non è poi così difficile andare soggetti a delle vere e proprie illusioni ottiche; proprio per questo l’attenzione e la calma sono importanti per un cacciatore che ha a che fare con gli anatidi. Il momento durante il quale è più comune sbagliare è quello nel quale l’anatra si dirige verso il cacciatore di punta.
L’atteggiamento più sbagliato da tenere in questi casi è quello istintivo: normalmente in questa circostanza si spara troppo presto, quando ancora l’anatide è fuori tiro e soprattutto sbagliando munizione e canna. Se non si riconosce il suo volume è impossibile in breve tempo scegliere l’opzione di tiro migliore: ecco perché la calma associata all’esperienza diventano gli strumenti migliori da portar con sé durante le giornate di caccia.
Chi conosce le anatre e ha la capacità di riconoscerle “al volo” sa bene che all’interno della famiglia esistono mille e una differenza: alle morette e moriglioni ad esempio debbono essere dedicate tecniche di caccia differenti rispetto a quelle riservate alle specie non tuffatrici: detto questo è ovvio che un cacciatore che spara senza saper bene a cosa, è probabile tornerà a casa a mani vuote.
Caccia alle Anatre: Per aggirare il problema scopriamo insieme qualche trucchetto per cacciare con occhio.
Anatre tuffatrici (Morette e Moriglioni etc). Quando le si intravede in lontananza il più delle volte volano in gruppo formando una V o una M: tecnicamente si dice che volino in formazione. Questo genere di volo lo assumono anche i germani reali, i fischioni, i codoni e molte altre anatre di superfice eppure le morette e moriglioni mantengono questo stile sia durante il volo alto che durante quello a mezza altezza e a pelo d’acqua. Questo è un buon indizio per riconoscerle. In volo le tuffatrici hanno la caratteristica di battere molto velocemente le ali che posizionano in maniera “normale” e dunque non arretrata rispetto al corpo. Tratto inconfondibile è relativo alla formazione che assumono quando toccano l’acqua: diversamente dalle cugine di superficie amano rimanere vicine e fortemente raggruppate.
Anatre di superficie (Germani Reali, Fischioni, Codoni etc). Si presentano in volo assumendo formazione a V o a W rovesciata, ma spezzano questa modalità di volo man mano che l’altezza diminuisce. Normalmente il battito delle ali non è poi troppo rapido e questo è un tratto che distingue le anatre di superfice dalle tuffatrici e da molti altri uccelli d’acqua. Le ali assumono una posizione arretrata e quando si posano sull’acqua sono solite distanziarsi l’una dall’altra.
Naturalmente si tratta di informazioni utili che necessitano però di lunga esperienza: d’altronde la teoria da sola non paga mai. Il consiglio forse più utile da dare dunque è sempre il medesimo: quando si spara è fondamentale essere certi della specie verso la quale si sta rivolgendo la propria canna; ne andrebbe della propria etica di cacciatori e in alcuni casi del proprio portafoglio, d’altronde con le multe rivolte a chi caccia specie protette non si scherza.