La purezza della caccia
Riportiamo di seguito l’ultimo post social diffuso dall’associazione “Amici di Scolopax”: “Ci risiamo, tutti gli anni la stessa storia e la noiosa e penosa immagine che si presenta senza pudore ed emozione. Pare che la beccaccia sia diventata la destinataria dell’io frustrato, del malessere dell’individuo nella società nutrita dall’effimero. Il nessun valore rispetto alla magnificenza della passione sportiva, etica ed estetica. Il tempo ha inquinato la purezza della caccia, le viscide velleità e l’inutile agognare alle effimere approvazioni hanno prodotto l’effetto opposto a quello desiderato”.
Troppa leggerezza e insensibilità
“La caccia vive soffrendo dei mali sovente prodotti dall’ignoranza e dal menefreghismo, dalla leggerezza e dall’insensibilità, dal mancato approccio alla crescita personale. Perseguire il miglioramento del rapporto con la società con cui conviviamo è severamente compromesso e ci costringe di anno in anno a combattere per vie legali per tentare di affermare il diritto di esercitare la passione che nasce sana e persegue il benessere dell’uomo e la gestione sostenibile delle specie oggetto di prelievo venatorio”.
La condizione dei cacciatori
“C’è la consapevolezza di correre ai ripari e sanare la nostra condizione di cacciatori, prima che sia troppo tardi. Premiamo l’intima e riservata soddisfazione, rinunciando a palesare ciò che non migliora sé stessi e che peggiora il modello del cacciatore che presentiamo ai nostri simili e alla società che ci guarda”.