In Austria è sempre più forte l’allarme per le lepri infettate dalla tularemia, una patologia molto grave che finora è stata riscontrata in sette esemplari. Nel sangue di due cacciatori, infatti, sono state trovate tracce della stessa malattia, segno che non si può abbassare la guardia neanche un secondo. L’infezione colpisce lepri e roditori, mentre la trasmissione all’uomo avviene tramite la puntura delle zecche oppure il consumo di cibi contaminati. Gli antibiotici sono l’unico rimedio per cercare di evitare conseguenze più serie.
Le associazioni venatorie sono state messe in guardia sui pericoli che si corrono, con i cacciatori che devono adottare una serie di accorgimenti. L’abbigliamento corretto è senza dubbio fondamentale, senza dimenticare il materiale potenzialmente infetto da cui si dovrebbe stare alla larga. L’Austria, poi, è vicina all’Italia e per questo motivo non si può escludere che altre lepri infette siano presenti nel nostro territorio.
Il consiglio per il mondo venatorio è quello di consegnare ogni carcassa agli Istituti Zooprofilattici delle Asl per condurre gli accertamenti del caso. Lo Sportello dei Diritti ha invitato cacciatori, escursionisti e proprietari di cani a prestare la massima attenzione in presenza di resti di lepri e conigli. Un cane che tocca questi cadaveri infetti può trasmettere i batteri all’uomo con pochi agenti patogeni.