Il Gruppo Ornitologico Snowfinch dell’Aquila, l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del capoluogo abruzzese e il Corpo Forestale dello Stato hanno deciso di promuovere una serie di incontri incentrati sull’ornitologia nel corso del prossimo mese di aprile. L’iniziativa, denominata “Guida al riconoscimento, monitoraggio, casi di studio”, è stata fissata in calendario per il 2, 9 e 16 aprile, più precisamente nell’Aula Magna del Comando Regionale della Forestale (a Via della Polveriera). L’evento potrà beneficiare del patrocinio di diversi enti e associazioni di categoria, inoltre è stato pensato per raggiungere un obiettivo specifico. Le lezioni dovranno agevolare e favorire la conoscenza della biodiversità in ambito ornitologico e allo stesso tempo la condivisione dell’esperienza di campo che riguarda il monitoraggio dell’avifauna.
Per le iscrizioni c’è tempo fino al prossimo 25 marzo, inoltre non va trascurato il dettaglio che queste lezioni riconosceranno 0,5 crediti formativi universitari per ogni singolo incontro. Il riconoscimento verrà garantito dai Corsi di Scienze Ambientali e Scienze Biologiche dell’Università dell’Aquila. A ogni iscritto sarà anche rilasciato un attestato di partecipazione. Di cosa si parlerà esattamente nei tre incontri di aprile? Sabato 2 aprile si approfondirà il tema della fauna selvatica inurbata, in particolare le specie opportuniste e commensali che sono in aumento a causa dei nostri rifiuti.
Ci sarà poi spazio per il laboratorio di tassidermia curato dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità (UTB) aquilano, utile per le preparazioni e il successivo studio delle specie. La settimana successiva sarà la volta dell’introduzione alla conoscenza degli uccelli migratorie delle zone umide, oltre al censimento dell’avifauna acquatica nella Riserva del Lago di Campotosto (il più grande lago artificiale di tutto l’Abruzzo): in questo caso si tratta di un perfetto esempio di monitoraggio a lungo termine. La giornata conclusiva, quella di sabato 16 aprile, sarà dedicata ai rapaci diurni. In effetti, i partecipanti avranno l’opportunità di studiare e capire meglio l’identificazione e l’ecologia.
Il connubio tra tecnologia e ornitologia, con i nuovi metodi per lo studio degli uccelli, sarà l’argomento finale per avere un quadro ancora più completo. La provincia dell’Aquila, in particolare il celebre Parco Nazionale d’Abruzzo, è nota per le numerose specie di uccelli, con l’Aquila Reale che rappresenta il più importante: le sue prede preferite sono i piccoli mammiferi, i volatili e i giovani camosci più deboli e ammalati. Non mancano i rapaci come la Poiana, il Falco Pellegrino, il Gheppio e lo Sparviero, ma non bisogna dimenticare neanche quelli notturni, in primis la Civetta, l’Allocco e il Barbagianni, solo per citare i principali esempi.